Il 24 giungo è stato l’ “INTERNATIONAL WOMEN DRIVER’S DAY”

ll Women’s World Car Of The Year ha scelto il 24 giugno come giornata internazionale delle donne al volante con l’obiettivo di riconoscere oggi più che mai l’importanza del target femminile nel mondo automotive.

Perchè una giornata dedicata alle donne al volante?

Le donne influenzano più dell’80% degli acquisti in concessionaria nei paesi avanzati.

Quasi il 50% delle nuove patenti di guida sono rilasciate alle donne nei paesi con un alto tenore di vita. In Germania, il 42% di tutte le patenti sono in mano a donne, lo stesso che in Spagna; nella Repubblica Ceca si arriva al 48%; in Canada e Nuova Zelanda al 49%; in Israele al 45% e in Argentina al 27%.

In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, il 62% degli acquisti di veicoli nuovi sono fatti da donne.

La libertà fornita da un’automobile è la chiave per la crescita delle donne nei paesi in via di sviluppo.

Con le vendite di auto in uno dei loro minimi storici, le donne al volante possono essere la salvezza dell’industria automobilistica.

Perché Il 24 giugno?

Il 24 giugno di appena tre anni fa è caduta l’ultima barriera al mondo per le donne che volevano mettersi al volante di un’auto. L’Arabia Saudita ha tolto il divieto alle donne di guidare. L’ultimo ostacolo alla mobilità nel mondo è stato rimosso. Questo 24 giugno, con un mercato ridotto, le donne sono tornate alla ribalta perché sono diventate il centro dell’attenzione dei marchi delle case automobilistiche. Costituiscono la metà della popolazione nella maggior parte dei paesi e possono dare all’industria una grande spinta.

WWCOTY, che promuove la giornata internazionale delle guidatrici, ha voluto quest’anno promuovere questa tendenza in modo che le donne riguadagnino l’importanza e la considerazione che spetta loro anche per l’apporto che nel tempo hanno dato allo sviluppo tecnologico delle automobili

Pensate che ad esempio, gli specchietti retrovisori non esisterebbero se Dorothy Levitt (1882-1922) non ne avesse usato uno sulla sua compatta per vedere le auto che la seguivano già all’inizio del XX secolo; le strade non avrebbero linee divisorie se June McCarroll (1867-1954), non fosse stata ossessionata dalla riduzione delle morti sulla strada; dovremmo tutti portare delle coperte a bordo se Margaret Wilcox non avesse inventato un sistema di riscaldamento per l’automobile e non l’avesse brevettato nel 1893; e il tasso di incidenti sarebbe molto più alto se un’altra inventrice, Florence Lawrence (1886-1938) non avesse progettato i primi indicatori di direzione. Una delle prime persone a mettersi al volante di un’automobile fu Bertha Benz.

Oggi, le donne fanno parte dei dipartimenti di ingegneria delle Case, mentre come utenti rappresentano il 62% degli acquisti di auto nuove in alcuni paesi come gli Stati Uniti, secondo Forbes. Il maggior potere d’acquisto delle donne è alla base di questa tendenza, che si traduce in una preferenza per i segmenti superiori.

Il Women’s World Car of the Year promuove ogni anno il Woman of Worth Award, che viene assegnato ad una donna che lavora nell’industria o nello sport motoristico.

Quest’anno il premio è stato assegnato a Sabine Schmitz, pilota e commentatrice televisiva, uccisa da un cancro.

La seconda classificata è stata Loujain Al Hathloul, la donna saudita che ha condotto una campagna per dare alle donne del suo paese il diritto di guidare.

Il Women’s World Car of the Year è l’unico gruppo di premi automobilistici al mondo assegnato esclusivamente da giornaliste donne. È stato creato dalla neozelandese Sandy Myhre nel 2009. Lei è attualmente presidente onorario, mentre Marta García è presidente esecutivo.

L’obiettivo principale è quello di scegliere le migliori auto dell’anno. Queste non sono ‘auto da donna’ poichè non esiste una classificazione sul genere. Piuttosto le auto sono scelte in base ai principi che guidano tutti i consumatori, tra cui sicurezza, qualità, prezzo, design, dinamica di guida e impatto ambientale.

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