A Nashville si può comprare un’automobile da un distributore automatico

Il sogno di tutte le Case è quello di vendere le proprie auto online. Tanti ci hanno provato con progetti pilota. Ricordiamo, ad esempio, il test senza seguito che Fiat fece negli anni novanta per vendere la Barchetta attraverso un sito web dedicato.
In realtà il mercato non è ancora così maturo, prima di tutto perché le varie reti di concessionari non sarebbero molto contente di essere saltate pari pari, e poi perché i clienti vogliono ancora vivere un “Brand experience” indimenticabile quando comprano l’auto nuova.
Diverso il discorso per quanto riguarda l’”usato” , e ancor di più se ci troviamo negli Stati Uniti, dove online si può comprare l’inimmaginabile.
E allora ci ha pensato un fantasioso concessionario di Nashville, la città della musica, che si è inventato addirittura un distributore automatico di auto usate.
Ma come funziona ?
Basta che vi collegate al sito del concessionario Carvana.com, scegliete l’auto, la acquistate in soli 20 minuti, prendete un aereo (rimborsato fino a 200 dollari) e arrivate a Nashville, dove si trova distributore di automobili.
E qui avete la vostra esperienza unica: inserite il codice che vi era stato inviato online, in una sorta di bancomat che a sua volta vi consegna una moneta grande come il tappo di un barattolo. La inserite in un apparecchio che assomiglia ad un juke-box e magicamente dall’incombente torre di vetro a cinque piani che c’è sopra di voi, scenderà l’auto che avete scelto, proprio come una merendina o una lattina di coca cola.
In realtà non è il primo “distributore automatico di auto al mondo”, perché proprio lo stesso concessionario ci aveva già provato con qualcosa di simile ad Atlanta, ma in realtà si trattava di un progetto pilota da sviluppare, che ha poi permesso di arrivare a questo fantastico “punto vendita” di Nashville.
Ernie Garcia, il visionario presidente di Carvana.com, colui che ha inventato questa genialata, spiega che: “Aziende come Amazon ed eBay hanno dimostrato che ai consumatori piace comprare qualunque cosa on-line e riceverla in tempi brevi. L’ispirazione è arrivata proprio da questi siti, ma la volontà è quella di rendere i servizi di consegna sempre più flessibili”.
Chissà se qualche imprenditore italiano avrà la forza economica e il coraggio di imitare il collega americano?

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