Ancora disagi per gli automobilisti in autostrada, da stasera sciopero dei benzinai

Nuovi disagi per chi si muove in auto utilizzando l’autostrada, infatti dalle ore 22 di stasera, 19 ottobre, fino alla stessa ora di mercoledì 21, i distributori dei carburante delle aree di servizio saranno chiusi per uno sciopero indetto dai gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confommercio, che hanno anche annunciato un “presidio pacifico” (alle 10 di martedì 20 ottobre) presso la società concessionaria autostradale.
L’agitazione si svolgerà a causa delle misure contenute nel “Decreto di ferragosto” promulgato dal Governo ed è così motivato nel comunicato delle categorie:
“Dopo lunghi mesi di assoluta inerzia che hanno consumato inutilmente e quasi per intero i due anni di proroga delle sub concessioni, già scadute, concessi dall’Antitrust per procedere ad una razionalizzazione della rete delle aree di servizio autostradali, allo scopo di restituire agli utenti di questa viabilità prezzi più contenuti e servizi qualitativamente adeguati, i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello sviluppo economico hanno dato alla luce, nell’indifferenza del caldo ferragostano, un Decreto che si traduce, tra affermazioni di principio ambiziose e codicilli che immediatamente le negano, in una beffa sia per quanti vi operano che per i consumatori” – che poi prosegue – “Nessuna razionalizzazione della rete (previste 25 chiusure e, allo stesso tempo, 19 nuove aperture), nessun contenimento dei livelli di royalty imposti dai concessionari (fino al +1400% negli ultimi dieci anni), nessun innalzamento degli standard di servizio (al contrario, si premia l’automazione spinta delle vendite di carburanti, di alimenti e bevande)”. Faib, Fegica e Anisa accusano i concessionari di conservare “rendite di posizione” con il beneplacito del governo. Con il decreto ministeriale, secondo i gestori arriva anche l’autorizzazione per i marchi della ristorazione e quelli petroliferi a “risparmiare” proprio ai danni dei gestori e degli utenti.
Niente di buono quindi per i poveri automobilisti che utilizzano le aree di servizio, ancora una volta considerati una mucca da mungere senza fine, dovranno continuare a pagare più caro, …e non di poco, il carburante e gli altri servizi.

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