Arroganza o stupidità ?

La domanda che viene spontanea dopo aver assistito al suicidio della Mercedes al Gran premio di Montecarlo è: ma un Ayrton Senna avrebbe seguito senza obiezioni la chiamata del suo box o avrebbe fatto di testa sua?

In parole povere: la colpa è tutta della Mercedes che ha sbagliato clamorosamente la chiamata o ha qualche responsabilità pure Lewis Hamilton?

Sono del parere che la colpa sia tutta del muretto del box tedesco. Il folle autogol è stato tutto opera degli ingegneri di Stoccarda che sono riusciti nell’impresa da primato mondiale di perdere e vincere il Gp di Montecarlo nella stessa giornata…

Che strumenti aveva il povero Lewis per tirare dritto? Certo, sapeva che le sue gomme non erano per nulla in crisi, sapeva che dietro la Safety Car ne avrebbe avute ancora e tante per concludere bene la gara. Ma se il tuo box ti chiama dentro credi che lo faccia dopo averci ragionato bene sopra e sospetti che i tuoi avversari abbiano fatto altrettanto… Non pensi che stia per andare in onda il più clamoroso degli autogol… E soprattutto se ti chiama mentre tu stai arrivando a La Rascasse non hai molti secondi per ribellarti…

Un pilota oggi non ha a disposizione gli stessi strumenti di un tecnico seduto davanti a un computer. Il suo culo che, come diceva Niki Lauda, sente meglio la macchina di chiunque altro, non basta a prendere certe decisioni. Devi fidarti ciecamente di chi ha più strumenti di te per decidere, soprattutto in momenti concitati come i giri finali di una gara come quella di Montecarlo in cui chi è al volante ha davvero poco tempo per pensare ad altro.

Al 64° giro, Hamilton è passato con 25”727 di vantaggio su Rosberg, un margine che avrebbe dovuto garantirgli di restare davanti, ma che comunque comportava un rischio. Un rischio inutile perché Lewis avrebbe potuto tranquillamente finire la gara con le Pirelli montate al 39° passaggio. La Mercedes avrebbe dovuto marcare Vettel, non giocare d’anticipo. Maurizio Arrivabene ha parlato di arroganza, io mi limiterei a definirla stupidità.

Il problema semmai è un altro. La Formula 1 di oggi lascia troppo poco spazio ai piloti. Già, c’è più elettronica in una macchina che panna sulle fragole di Wimbledon… se si continuano a permettere tutti questi colloqui via radio gli ingegneri tenteranno di prendere sempre più potere… Non vorrei si arrivasse un giorno a delle gare tra auto radiocomandate o auto che guidano da sole (abbiamo visto come l’Audi sia già in grado di girare alla grande al Nurburgring)… Un mondiale di Formula 1 che lascia poco spazio ai piloti non entusiasmerà nessuno.

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