Assicurazione auto e controlli, c’è ancora tanto da fare

La notizia è di questi giorni e ha generato abbastanza scalpore: tra il 3 e l’8 luglio, in 103 province, oltre 408.000 veicoli sono stati controllati e ben 2.419 sequestrati perché privi di assicurazione. Se il totale vi sembra alto, considerate che in realtà è sotto media perché i controlli sono stati effettuati in autostrada e su strade di grande traffico mentre quelli che circolano fuori regola sono soprattutto in città, nei piccoli paesi e comunque per tragitti piuttosto brevi.

Tra le province con più evasione, maglia nera a Napoli (239 sequestri), cui seguono Roma (120), Palermo (98), Cosenza (64), Reggio Calabria (62), Agrigento (58), Foggia (55) e Catania (49). Numeri impressionanti, ma come detto sopra ben al di sotto di quella che è la vera piaga nazionale considerati i 4 milioni di veicoli senza copertura assicurativa, cifra forse un po’ esagerata, che si stimano circolanti sulle nostre strade.

Ovviamente la cosa mi ha toccato molto da vicino perché un paio di mesi fa mia moglie è stata tamponata violentemente da una vettura guidata da uno straniero sprovvisto di documenti. Vi lascio immaginare la difficoltà, in particolare per una donna, nel redigere uno straccio di dichiarazione d’incidente, con il colpevole che oltre a scusarsi aveva fretta di andarsene via.

Per fortuna oggi lo smartphone ha permesso di scattare molte fotografie sul posto (auto tamponata e auto che aveva tamponato, e soprattutto i danni) e si è potuti risalire alla targa da cui è risultato che l’auto che aveva combinato il danno non era nemmeno assicurata, peraltro intestata ad una persona di cui non si hanno tracce. Meno male che la vettura di mia moglie ha la polizza kasko e questo ha permesso di recuperare una buona parte degli oltre duemila ero di danni subiti, cioè il totale meno la franchigia, ma questo è quello che può succedere a chiunque se ci s’imbatte in chi circola senza copertura assicurativa. Rischio che comprende i sempre più frequenti casi di fuga da parte dei colpevoli.

Ben vengano allora i controlli a tappeto, l’importante però è che non siano spot bensì continui e usando tutti quegli strumenti che la tecnologia permette ma che in molti casi non sono attivati perché non ancora ammessi da decreti legislativi adeguati (lettura automatica negli ingressi delle città con vincoli alla circolazione, ai caselli autostradali, sotto i passaggi del tutor e così via…).

Sono anni che si aspetta il via libera al loro uso, ma l’iter puntualmente si arena in Parlamento. In ogni caso, anche ammesso che si arrivasse a una legge mirata già domani, poi tutti gli strumenti dovrebbero essere regolarmente omologati per evitare successivi ricorsi che annullerebbero ogni provvedimento. Così si andrà una volta di più alle calende greche e sul piano assicurativo i rischi sulle strade tenderanno ad aumentare in maniera esponenziale. (quattroruote.it)

1 commento
  1. Renato
    Renato dice:

    Logica e prevedibile conseguenza dell’aver abolito l’obbligo di esposizione del tagliando assicurativo ! Solo dei politici incoscienti come i nostri potevano mettere in atto una tale pericolosa misura in un paese come il nostro e senza prima predisporre le misure di controllo adeguate…..

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