Attenzione all’auto che compriamo oggi, fra pochi anni potrebbe essere fuorilegge

Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, il parlamento tedesco ha approvato una nuova risoluzione dei Verdi che chiede il divieto di vendita di nuove auto a benzina o gasolio entro i prossimi 14 anni. Quindi al massimo il 2030. Da quella data i tedeschi potranno acquistare solamente auto a zero emissioni, elettriche o a idrogeno. L’accelerazione di questi provvedimenti deriva dal clamore suscitato dallo scandalo del “Dieselgate”, ovviamente molto sentito in Germania.
Già a maggio di quest’anno il Governo tedesco aveva approvato nuovi incentivi e sgravi fiscali per ben 1,2 miliardi di euro: uno sconto di 4mila euro e l’esenzione dal bollo auto per ben dieci anni con effetto retroattivo dal 1 gennaio 2016, mentre per le ibride plug-in il contributo è stato di 3.000 euro. Il programma prevede inoltre 300 milioni di euro di investimento per le stazioni di ricarica.

Non possiamo immaginare che altri paesi europei non prendano la stessa direzione, specialmente quelli più a nord del continente dove è più facile fare quello che si promette. Anche perché il Bundesrat avrebbe invitato la Commissione europea ad agire per fermare tutte le auto che non siano a emissioni zero.
Qualche tempo fa Toyota, la prima casa automobilistica al mondo, ha ufficialmente rilasciato una dichiarazione che ha del sensazionale, e cioè che dal 2025 non avrebbe più prodotto e quindi venduto auto alimentate a benzina o gasolio.
Considerando che il 2025 non è poi così lontano come sembra, una persona che acquista oggi una vettura nuova con che spirito la sceglie a benzina o a gasolio (…da noi non ha molte altre alternative) sapendo che fra solo una decina di anni potrebbe essere dichiarata fuorilegge ?
Questa è la prima domanda che ci viene spontanea. Subito dopo ci chiediamo, ma non è che con la scusa di salvare il pianeta, il vero obiettivo è quello di rinnovare TOTALMENTE un parco auto europeo di diversi milioni di auto in un mercato ormai completamente saturo, dove la sostituzione dell’auto si allunga sempre di più, anche grazie a prodotti sempre più durevoli ?
Un ultima perplessità riguarda casa nostra, ma non solo: siamo sicuri che le infrastrutture saranno pronte per quella data, o dovremo andare a ricaricare le batterie in Svizzera?

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