Da oggi il Certificato Di Proprietà è solo digitale

Nel processo di semplificazione avviato dal governo proprio oggi abbiamo un primo passo: tocca infatti al Certificato Di Proprietà dei veicoli in formato cartaceo che, dopo 23 anni viene sostituito da quello digitale.
Il PRA (Pubblico registro automobilistico) gestito dall’Aci, infatti, oggi è in grado di fornire il documento solo online. Al proprietario del mezzo viene fornita una ricevuta dell’avvenuta registrazione che avrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare il documento collegandosi al sito www.aci.it.
Prosegue la semplificazione anche per le altre pratiche amministrative legate all’automobile, e la digitalizzazione, speriamo, si concluderà il 30 aprile 2016.
“Un fondamentale passo che, oltre a semplificare la vita agli automobilisti, risponde alle necessità dell’agenda digitale del governo ”, ha dichiarato il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani riferendosi a questo primo intervento che fa da apripista al prossimo obiettivo: il libretto unico previsto dal “Decreto Madia” che deve contenere sia i dati sulla proprietà, competenza del Pra, sia quelli relativi alla circolazione, gestiti dalla Motorizzazione che fa capo al ministero dei Trasporti.
Il prossimo passaggio porterà al “Documento Unico di Circolazione”
Si tratta del nuovo certificato veicoli che sarà introdotto in Italia dal 1 luglio 2016 ed attesterà contemporaneamente la proprietà del veicolo e le sue caratteristiche unendo sotto un unico certificato la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà.
Il titolare di un veicolo oggi ha bisogno per circolare di due documenti emessi dalla Motorizzazione Civile e dal PRA. Con il decreto attuativo Madia, che porterà alla soppressione del PRA, che verrà smantellato e le sue funzioni assorbite dalla Motorizzazione Civile, si arriverà all’entrata in vigore del nuovo certificato il cui costo di emissione sarà di 29 euro, costo che andrà a sostituire quelli sostenuti per l’iscrizione al PRA e all’Archivio nazionale dei veicoli.
Non ha perso l’occasione Matteo Renzi per ribadirne la paternità con un Twitter che annunciava la digitalizzazione del certificato…meno male che ci tiene informati.
Questa nuova soluzione digitale determina un vantaggio per l’automobilista che non dovrà più temere che si deteriori, sia rubato, o che venga perduto, come spesso accade. “Circa 300 mila cittadini ogni anno smarriscono o subiscono il furto del certificato di proprietà e per la richiesta di duplicato spendono circa 15 milioni di euro. Con la digitalizzazione – precisa il presidente dell’Aci – questi soldi, di cui circa 4,5 milioni andavano all’Aci, saranno risparmiati”.

Vantaggi anche per l’amministrazione della legge, come evidenzia il ministro della Giustizia Andrea Orlando in un messaggio inviato al presidente dell’Aci: ”Avere in prospettiva la possibilità di disporre online di tutti i documenti che riguardano il veicolo rappresenta per gli automobilisti una non piccola comodità e per l’amministrazione un risparmio e un recupero di efficienza, ma anche un elemento di certezza nella trattazione dei dati. Il certificato di proprietà conserva infatti integro il suo rilevo giuridico, ma grazie alla digitalizzazione sono rese più sicure e controllabili tutte le formalità a esso connesse”.

Ultimo, ma non meno importante vantaggio, ci sarà anche per l’ambiente con il risparmio di 300 milioni nuovi fogli di carta, che corrispondono a 400 alberi ogni anno.

Tutti felici e contenti, ma…e pensarci prima!?!

E farlo anche per tutta la burocrazia che quotidianamente ci opprime?!?

Forse, un giorno…con calma.

 

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