Federico Buffa racconta Abarth

L’Ospite di Autologia, Valentina Calaminici, head of PR & iPR e responsabile della comunicazione interna di CONNEXIA

L’altra settimana, al Park Hyatt di Milano si è tenuto il primo dei quattro appuntamenti dedicati al mondo Abarth. Quattro aperitivi letterari, intitolati “Abarth Stories@Park Hyatt” che non possono lasciare indifferenti gli amanti del brand. Io, ovviamente, c’ero. Una partenza col botto, non c’è che dire, considerando che il primo ospite è stato niente di meno che Federico Buffa, in questo momento probabilmente il più grande storyteller italiano.

Buffa ha raccontato le radici del mito: l’infanzia del piccolo Karl Abarth (divenuto poi Carlo), la passione per la velocità, l’amore per le sfide, l’ascesa di una leggenda. Uno spettacolo, insomma. Con la stessa maestria con la quale ha raccontato Maradona, Platini, Cruijff e Di Stefano il grande giornalista sportivo ha narrato dell’irrefrenabile fame di vittorie del pilota e imprenditore austriaco, quella stessa fame che lo portò a organizzare per ben due volte una sfida di velocità con l’Orient-Express e a vincere la contesa al secondo tentativo.

La serie di incontri ideata dal marchio Abarth è solo all’inizio. Gli aperitivi letterari sono stati organizzati anche per mettere l’accento sulla bella iniziativa lanciata dal marchio in tandem con l’hotel Park Hyatt di Milano: da questa settimana, infatti, fino alla fine di Expo 2015, una 595 “Turismo” e una 595 “Turismo” cabrio saranno a disposizione della clientela dell’albergo. I clienti potranno utilizzarle per conoscere meglio la città e per concedersi qualche ora di divertimento.

I prossimi incontri saranno previsti a settembre. Volete sapere chi saranno i nuovi ospiti? L’esploratore e mental coach Alex Bellini parlerà delle grandi performance delle vetture Abarth, l’ex comandante delle Frecce Tricolore Massimo Tammaro si concentrerà sulla grande cura artigianale del dettaglio (craftmanship) e il producer Stefano Fontana si soffermerà sulle grandi innovazioni tecniche e tecnologiche apportate nel corso degli anni. Le premesse sono ottime, anche considerando il grande risultato del primo incontro. Tutti a lezione di Abarth allora!

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