Ferrari, non tutto è da buttare. Per favore!

Adesso sarebbe troppo facile cacciare l’allenatore come farebbero tanti presidenti del nostro calcio.

Sarebbe troppo facile dare addosso ad Arrivabene, Binotto e compagnia.

Il ritiro di Vettel dopo appena 5 giri del gran premio del Giappone significa che anche quest’anno la Ferrari non conquisterà il mondiale che manca ormai dal 2007. Il vantaggio di Hamilton (trionfatore ancora a Suzuka) è ormai troppo grande: 59 punti.

Ma prima di criticare la Ferrari dobbiamo ricordare dove era in anno fa…. Dobbiamo ricordare con che promesse e premesse era partita questa stagione. Dobbiamo ricordare dove era la Mercedes e dove arrancavano invece le vetture rosse un anno fa.

Il passo avanti che è stato fatto è andato al di là di ogni previsione. Ha portato Vettel in testa al campionato fino a Monza, ci ha illuso, ci ha fatto sognare, ci ha fatto sperare. Il risveglio dopo che hai sognato è stato duro. Tosto. Peggio di una secchiata d’acqua gelida mentre stai dormendo tranquillo. Ha più l’effetto di un cazzotto nello stomaco di quelli che ti tolgono il respiro…. ma prima di punire, epurare,  attivare, bisogna pensare a quanto di buono è stato fatto. Certo, nel momento del massimo sforzo è mancato lo scatto decisivo, il salto di qualità definitivo che avrebbe portato a lottare fino in fondo…Bisognerà capire dove sono stati commessi gli errori, in quale passaggio della filiera lavorativa, è mancato il controllo qualità….

Ma ripartire sapendo che quest’anno il miglioramento c’è stato sarà comunque una ripartenza diversa…(topspeed.gazzetta.it)

 

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