Ferrari un Natale di speranza, promesse e minacce

Sergio Marchionne ha preso qualche chilo, ma si presenta con una bella giustificazione: dal 3 febbraio non tocca più una sigaretta. “Una frenata da 300 a zero in un secondo”, come suggerisce Piero Ferrari. La nuova vita del presidente fa bene anche Maurizio Arrivabene che quest’anno in onore del capo lascia il suo aggeggio elettronico spento. Poco fumo, ma tanto arrosto al pranzo di Natale di casa Ferrari

Il Presidente anche con il panettone in mano ha ribadito la sua minaccia a Liberty Media: se la Formula1 vuole trasformarsi in una Nascar, la Ferrari cambierà aria e magari insieme a Mercedes organizzerà un campionato alternativo. Non è una minaccia vecchio stile. E’ una minaccia bella e buona. La Ferrari è per la libertà assoluta nelle regole, non per macchine e Motori tutte uguali: “per me dovrebbero darci la dimensione delle gomme e le specifiche dei motori e poi lasciarci lavorare di fantasia” ribadisce Marchionne. Il suo pensiero è chiaro. Arrivabene, Binotto e Piero Ferrari sono ovviamente con lui. L’unione fa la forza e questa Ferrari sembra avvero unita nonostante la conferma che Sassi, rimpiazzato ai motori, abbia preferito cambiare aria andando a cercare un posto in Mercedes.

Marchionne è soddisfatto del 2017, almeno fino a Monza. Poi è arrivato il periodo asiatico con gli errori dei piloti e i problemi tecnici: “Senza quei maledetti gran premi avremmo vinto noi il Mondiale. Ma abbiamo imparato molto dagli errori e non c’è motivo per avere paura della prossima stagione”. Il 2018 (presentazione con piloti parlanti il 22 febbraio) sarà l’ultima di Kimi (“speriamo di trovare la vite giusta e di averlo per tutta la stagione come a Montecarlo quest’anno”) che poi se tutto andrà come deve lascerà il posto a Leclerc che a sua volte lascerà l’Alfa Sauber a Giovinazzi…. Per Vettel Marchionne si augura una stagione in cui possa dimenticare il “suo lato meridionale”, possa insomma cercare di non farsi trascinare dalle emozioni per evitare gli errori di quest’anno. “Adesso tutto dipende da lui”, pare il messaggio presidenziale. La Ferrari quest’anno è stata per buona parte della stagione una macchina vincente… il pilota ha commesso qualche errore, Marchionne, Arrivabene e Binotto hanno ancora la massima fiducia in lui. Ma Seb sarà un po’ sotto esame, Perché anche se hai vinto 4 mondiali, il quando non lo vinci con la tua storia….

L’atmosfera è buona. Rilassata rispetto a un anno fa quando il panettone arrivò in coda a una stagione senza vittorie. C’è fiducia nel fatto che la Ferrari abbia trovato l’organizzazione di lavoro e la strada giusta per tornare a vincere. Marchionne ne è straconvinto. E la sensazione è che tra un anno sotto l’albero voglia trovare un regalo mondiale…  Intanto ribadisce che chiuso l’esercizio 2018 lascerà Fca perché stanco, ma che la Ferrari resterà nel suo futuro. “Questa è un’azienda dal grande potenziale e siamo solo all’inizio…”(topspeed.gazzetta.it)

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