“ferrarite acuta”! il Corriere ci ricasca…

Ferrarite acuta! Si. Il “Corriere della sera” ci è ricascato. Ne avevamo colto un sintomo l’estate scorsa quando venne data la “notizia” del “miglior tempo” di Raikkonen nei test di Silverstone ( il giorno dopo un GP scarso ) davanti ai ragazzi ai primi contatti con la F.1. Ne abbiamo verificato la crisi acuta lunedì 30 gennaio quando sotto il titolo “ 24 Ore di Daytona, la Ferrari terza e beffata” la cronaca non è andata oltre. Si è vero, la Ferrari – come dice il testo – è arrivata “solo” terza nella categoria Gte dietro ad una Porsche e a una Ford.
Ma si omette totalmente di dire che la vittoria assoluta l’ha conquistata un italianissimo Max Angelelli ( al secondo successo assoluto a Daytona ) e tanto meno si cita che la vittoria l’ha conquistata una vettura che porta si il marchio Cadillac, ma con telaio progettato e costruito dal grande Gian Paolo Dallara. Che al di là dell’oceano è considerato un mito.
La vittoria di Angelelli, che correva con i fratelli Taylor e Jeff Gordon, ha ancor più valore se si considera che il pilota italiano ha 50 anni e che a Daytona aveva già colto sette secondi posti, oltre alla precedente vittoria. Non solo: il progetto e la crescita della vettura sono frutto del suo lavoro e della sua volontà. Nonché della stima che si è conquistato in America con le sue prestazioni e la sua personalità nel corso di vent’anni di attività oltre oceano.
Racconto questo non solo per un riconoscimento dovuto ad Angelelli, che con questo successo ha deciso di chiudere la sua carriera, ma per far risaltare ancora una volta la chiusura che in Italia troppo spesso viene frapposta al percorso di tanti meritevoli piloti. Che devono emigrare in America, Giappone, Germania, ecc.
Ed ho definito “Ferrarite acuta” questo comportamento dei media italiani perché la concentrazione in Italia dell’attenzione solo ed esclusivamente sul fenomeno Ferrari, ha purtroppo tarpato le ali, negli anni, a tante iniziative lodevoli e promettenti che hanno dovuto rinunciare a progredire ed hanno dovuto ammainare bandiera proprio per mancanza di fiducia e di informazione da parte della stampa. E conseguente carenza di sostegno economico da parte di eventuali sponsor.
Questo lamento servirà a poco, ma mi sembra giusto enunciarlo.

3 commenti
  1. Franco Liistro
    Franco Liistro dice:

    Complimenti Renato. Non tutti però siamo allineati!!! L’ufficio stampa Ferrari ha fatto il suo dovere anche se poi la pessima abitudine di non dare in calce la classifica assoluta …..rovina tutto. Non é una difesa di ufficio sia ben chiaro. Purtroppo il titolino Ferrari attira anche se poi non è la Ferrari in prima persona ma un team “privato” mentre della Cadillac non importa a nessuno almeno in Italia.

  2. Enrico Minazzi
    Enrico Minazzi dice:

    Tutto vero, caro Renato. Il problema però è più profondo: di sicuro alla redazione del Corrierone è arrivata un’Ansa o più probabilmente un comunicato stampa da Maranello che annunciava e celebrava il terzo posto della vettura del Cavallino. Giusto che al Cavallino l’abbiano pubblicato, ci mancherebbe. Di sicuro l’estensore del comunicato Ferrari ha omesso di indicare l’equipaggio che ha vinto la classifica assoluta (una pessima abitudine degli uffici stampa verificata personalmente nel tempo) mentre e chi ha redatto la notizia per il quotidiano milanese non ha neppure fatto la fatica di consultare le agenzie o più semplicemente il sito della 24 Ore di Daytona. Così sono state pubblicate esclusivamente la news e il titolo sulla Ferrari. L’ufficio stampa della Ferrari ha ottenuto quel che voleva, il giornalismo nostrano ha fatto l’ennesima figura di sciatto provincialismo.
    Un caro saluto
    Enrico Minazzi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *