Ford lascia Parigi per Barcellona

La storica evoluzione che il mondo dell’auto sta vivendo, quella che con il tempo (ma non si sa quando) porterà alla guida senza pilota, comincia ad intaccare anche le rassegne del settore.
In verità, le prime avvisaglie sui nuovi orientamenti delle Case automobilistiche si avvertono da qualche anno. E, prima di riguardare le nuove tecnologie per la mobilità e la multimedialità, hanno toccato lo stile e il design: al Salone del mobile di Milano, che coincide con la Settimana del design, ogni anno aumentano i costruttori di auto che espongono le loro proposte creative. E se un tempo una Casa si poteva permettere di partecipare a più eventi alla volta, un po’ la crisi, un po’ la necessità di mettere fieno in cascina, in vista delle nuove normative su emissioni e sicurezza, hanno portato a qualche rinuncia e a un cambio di strategia.

Insomma, il Salone dell’auto classico, quello nel quale vengono presentate le novità in arrivo e i concept che daranno vita ai futuri modelli di serie, ha già cominciato da tempo a perdere i pezzi.
Ieri, a Milano, il presidente Maurice Turrettini ha presentato l’edizione 2016 del Salone internazionale di Ginevra, considerato il più importante a livello mondiale, visto che si tiene in un Paese che non annovera costruttori, quindi in campo neutro, e forse l’unico che – per ora – è in grado di resistere al cambiamento in atto.
Anche l’86ª edizione, dal 3 al 13 marzo prossimi, sarà all’insegna del sold out, ma gli organizzatori non possono permettersi di dormire sugli allori. Il Ces di Las Vegas, che si tiene in gennaio a ridosso dell’Auto Show di Detroit, al quale in tanti da anni rispondono presente, ma anche l’imminente Mobile World Congress di Barcellona (22-25 febbraio) dedicato alla telefonia mobile e al mondo delle «connessioni», sono sempre più il palcoscenico ideale per le Case automobilistiche. Fungono, infatti, da importanti catalizzatori di nuove idee e nuove generazioni di consumatori.

E la decisione presa da un colosso come Ford, cioè di non aderire al «Mondial» di Parigi del prossimo autunno, per puntare su Barcellona (proprio la settimana prima di Ginevra dove l’Ovale blu sarà presente, ma all’anteprima ha preferito l’evento catalano) e lì svelerà una novità legata alla strategia di crescita nei servizi di mobilità, potrebbe essere seguita da altri. Ford ha lanciato il suo segnale. Tengono botta i Saloni che riguardano i veicoli storici (Autoclassica, Auto e Moto d’epoca, Automotoretrò) e la carta vincente, in questi casi, restano la passione, il mito, la storia.
A Bologna, con il Motor Show 2016, si cercherà di dare una forte impronta «4.0», miscelando novità, sport e le formule Las Vegas-Barcellona.

Basterà?

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