GPL: gioie e dolori

Nel 2016 le vendite di automobili a GPL sono crollate: -19,7% in Europa.
In Italia nel 2014 la quota di automobili con alimentazione a GPL era del 9,1%, nel 2015 è scesa al 7,6% e nel 2016 si è ulteriormente ridotta al 5,6%.
Questa contrazione è dovuta principalmente a una carenza di offerta, motivata dal fatto che molte Case hanno dovuto sviluppare impianti più raffinati per soddisfare le nuove normative antinquinamento europee. Quindi chi cercava un’auto nuova a GPL in concessionaria nel 2016 ne trovava pochissime.
Quest’anno non sarà più così, perché tutti i produttori hanno caricato i loro cannoni per invadere il mercato e quindi sono attesi risultati molto più importanti con una robusta inversione di tendenza. Ritorna, ad esempio, la Clio a GPL, un modello molto importante se si considera che nel 2016 è stata la vettura estera più venduta in Italia, ma anche la nuova Citroen C3, diversi modelli KIA…
L’Italia è un mercato molto attento al GPL anche perché ha molti produttori di impianti come Brc e Landirenzo e su questa alimentazione nel Bel Paese ci sono tantissimi interessi.
Gli impianti rispetto al passato sono molto evoluti e migliorati soprattutto nel sistema di iniezione, c’è più efficienza ma soprattutto vengono accoppiati a motori di ultima generazione sempre più spesso turbo, a tutto vantaggio delle prestazioni. Inoltre l’esperienza negli anni sulla minor capacità di lubrificazione del GPL che comportava dei problemi di affidabilità, se non si interveniva sulle sedi valvole, ora è stata risolta. Tutto questo insieme di fattori lascia sperare che ci sia un gradito ritorno, sempre che non venga ostacolato da decisioni politiche contro il GPL, come blocchi del traffico o messa al bando nei centri storici, perché ritenuto meno efficiente ad esempio delle ibride o delle elettriche. Considerazioni ancora da dimostrare con numeri sperimentati, perché oggi siamo solo a livello di convinzioni non supportate da numeri concreti, perché nessuno dice quanto emetta una elettrica nel ciclo completo, limitandosi a comunicare che quando passa non inquina.
Importante è anche ricordare che oggi nella maggioranza delle vetture GPL il bocchettone del rifornimento è integrato e le bombole trovano sempre più spesso alloggiamento nel vano della ruota di scorta così da non sottrarre spazio utile ai bagagli e quindi impongono il kit di riparazione del pneumatico.

1 commento
  1. filippo crispolti
    filippo crispolti dice:

    Si ipotizza un possibile blocco al traffico anche per i GPL? E’ la prima volta, mi sembra, che una simile prospettiva viene ventilata ed è abbastanza preoccupante per quanti hanno effettuato trasformazioni a gol magari su varie auto di famiglia o storiche per poter circolare. Non mi sembra il caso di mettere tale pulce nell’orecchio del legislatore già pronto a spremere l’automobilista ad ogni occasione!
    Filippo Crispolti

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