Gran finale d’anno. Cosa promette il 2016 ?

L’Ospite di Autologia: Tommaso Tommasi.

Il 2015 chiude con l’ennesimo boom mensile, a conferma che il mercato dell’auto ha ripreso la sua strada verso una domanda più consona alle dimensioni delle sue potenzialità.
Lontanissimi i due milioni, ma assai vicini il 1.650-1.700.000 immatricolazioni (1.650.000 nuove auto, nella previsione 2016 dell’Unrae)  sempre che non ci si metta anche l’inquinamento atmosferico a spingere sul pedale del freno, perché le restrizioni nell’uso delle automobili non euro5 o euro6 può essere un incentivo al rinnovo del parco, ma anche un deterrente per la vendita di usato.
Il quadro generale dell’Italia non è che faccia faville, con il jobs act che stenta a fare risultati significativi, con le banche che continuano a non fare il loro vero mestiere, ma a fare affari alle spalle dei risparmiatori (per assurdo, dimostrando che è meglio comprarsi un’auto nuova invece di farsi depredare dei risparmi),  con troppi stipendi vicini ai 1.000 euro, che non bastano a far vivere serenamente il clima familiare.
Ci affacciamo dunque sul 2016 con molti interrogativi, sperando che qualcosa di positivo accada per dare seguito al buon andamento del mercato dell’auto, che ha concluso l’anno alla grande, con 1.574.872 immatricolazioni e  4.589.823 passaggi di proprietà (minivolture incluse), che portano il mercato complessivo dell’auto oltre la soglia dei 6,1 milioni di unità, contro i 5,6 milioni del 2014 e quindi con una crescita del 9,9%.
Restando alle sole vendite delle auto nuove, il giro di affari è cresciuto di oltre 3 miliardi e 857 milioni di euro. Non male per Concessionari e Case. Queste ultime si attrezzeranno meglio per affrontare il mercato dell’anno appena iniziato, visto che ad inizio 2015 furono molto conservative nella previsione, indicando come media 1.386.000 targhe, con punta massima di 1.430.000 e minima di 1.380.000.

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