Identificare il problema

L’Ospite di Autologia: Luca M. Apollonj Ghetti.

Nel parlare di dipendenza dal petrolio si deve fare riferimento non tanto all’automobile ma al problema energetico in generale. Se per produrre energia elettrica si usa il petrolio le emissioni di CO2 sono solo spostate e potrebbero comunque avere qualche effetto sulla temperatura del pianeta.
Uso il condizionale perché personalmente a questo non ci credo.
Al contrario la concentrazione del traffico nelle grandi aree urbane, l’urbanizzazione è un fenomeno che tende ad aumentare in maniera vertiginosa, rimane il vero problema. L’effetto sulla qualità dell’aria è relativamente modesto ma quello sulla qualità della vita quotidiana è devastante almeno nelle città del vecchio mondo occidentale.
Le auto elettriche, a gas naturale a GPL od anche ad idrogeno non possono influenzare positivamente questa catastrofica piaga.
Dobbiamo guidare il progresso nel nuovo mondo verso sistemi moderni ed integrati di trasferimento di persone e merci e verso piani urbanistici appropriati.
Nel vecchio mondo bisogna chiedere con forza che il sistema dei trasporti venga considerato la priorità assoluta.
Non possiamo permettere che la nostra salute, la nostra efficienza e, di conseguenza, la nostra competitività vengano messe a repentaglio dal non sapere o non volere affrontare questo problema.
L’umanità ha bisogno che si agisca con determinazione ed in fretta. La perdita di rendite di posizione da parte di gruppi organizzati di commercianti non può bloccare progetti di miglioramento urbanistico, seppure le eventuali perdite potranno essere in qualche modo compensate. (https://autologia.net/limperatore-e-nudo/)
Altrettanto dicasi per l’accanimento, troppo spesso, puramente ideologico a non modificare in alcun modo luoghi naturali, residui di antiche vestigia o paesaggi urbani bloccando moderni progetti di trasporto integrato. Accettando questo, accettiamo di bloccare un sano concetto di sviluppo da lasciare in eredità alle future generazioni.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *