Il silenzio di Landini

Al segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini non gliene va bene una, in questo periodo. L’ultima notizia è questa: alla “famigerata” fabbrica Fiat di Pomigliano d’Arco è stato annullato un giorno di cassa integrazione, e l’azienda ha chiamato i lavoratori a tre sabati consecutivi di lavoro straordinario. Perché la Fiat Panda vende, il mercato dell’auto le assegna (da parecchi mesi) il segno più. No comment di Landini.

Identico silenzio per quello che avviene a Melfi: azzerata la Cig e pianificate mille nuove assunzioni (300 da metà gennaio, le altre nel giro di sei mesi). A Melfi si costruisce la Jeep Renegade e la nuova Fiat 500 X. Quindi la Fiat al Sud ha due fabbriche che producono e produrranno di più. E ce n’è una terza che, dal prossimo settembre, tornerà a lavorare a pieno ritmo: a Cassino, per costruire la nuova Alfa Romeo.

Non solo: al nord, nell’area torinese, l’area Grugliasco-Mirafiori va bene. A Grugliasco ci sono stati ritardi di fornitura dei materiali, ma ha ripreso a girare a pieno ritmo. E a Mirafiori la ristrutturazione del vecchio impianto va avanti, preparando la fine della cassa integrazione e il rientro dei lavoratori in fabbrica. Inoltre va segnalato che la scelta Fiat di privilegiare anche la produzione di auto a Gpl e metano paga: per il Gpl la Fiat (…pardon la Fca, Fiat Chrysler Automobiles) copre il 41,4 del mercato nazionale, per il metano arriva al 69,6%. Ed è suscettibile di aumentare, dal momento che non ci sono distributori di metano in Sardegna, ce ne sono solo 8 in Liguria, contro i 31 in Umbria e i 180 in Emilia Romagna.

Il silenzio di Landini è comprensibile: la sua previsione era che Sergio Marchionne avrebbe portato la Fca all’abbandono dell’Italia, per produrre all’estero, soprattutto negli Usa. E per mesi il prode Landini ha tambureggiato giornali e tv per assicurare che ormai Marchionne aveva deciso di ridurre drasticamente la Fiat in Italia, con prevedibili conseguenze sui livelli occupazionali.

La smentita viene dai fatti. Un giapponese avrebbe usato una sola parola: shimata (mi sono sbagliato). Da Landini neppure quella. D’altronde non è sorprendente per chi sta lavorando per candidarsi a segretario generale della Cgil, succedendo all’ormai spenta Camusso. Ma un po’ di buon senso della bassa emiliana non avrebbe guastato a colui che l’altro ieri aveva profetizzato, per mesi, la scomparsa dell’industria automobilistica in Italia.

1 commento
  1. lucapaz
    lucapaz dice:

    Bravo Protti……ecco come il dizionario definisce Landini
    alla voce “uccello del malaugurio”
    • Fig.: persona che predice sventure. Anche persona particolarmente pessimista, sempre propensa a vedere solo i risvolti negativi di una situazione o simili; oppure, persona ritenuta capace di esercitare influssi nefasti.
    La credenza popolare vuole che il verso di alcuni uccelli, come ad esempio la civetta, annunci la morte di qualcuno.
    Var.: uccellaccio del malaugurio

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