La Madonna (ci) è già apparsa

L’Ospite di Autologia, Marcello Pirovano, giornalista, direttore di Japan Car Magazine, Europe Car Magazine, MotorPad TV e Motorpad.It

Peccati veniali, forse, fatti in nome della fede cieca e assoluta sulla superiorità indiscutibile dei propri prodotti da imporre all’attenzione altrui con un tipo di comunicazione che mira non solo e non tanto a informare, ma a stupire e a gridare al miracolo.

Ecco, a riprova, un semplice e breve campionario di cosa capita di leggere, nero su bianco e, purtroppo, di cosa capita poi di “rileggere” in certi servizi fatti, con il sempre più dilagante metodo del copia e incolla, al lancio di qualche nuovo modello.

E non c’è marca che faccia eccezione. Sono frasi che mi fanno ricordare un vecchio proverbio milanese e che suona così: “chi vousa de pú, la gaina l’è sua” e cioè “chi grida di più la gallina è sua”.

Dovremmo quindi credere, e far credere, che il nuovo modello che di volta in volta ci viene illustrato e proviamo in giro per il mondo brilla per – stile audace e prestazioni esaltanti – sfida le convenzioni – ha sospensioni superbe; che provare per la prima volta un’auto come ….. attiva tutti i sensi – è un’esperienza unica; che dobbiamo –lasciarci guidare dall’ispirazione; che basta un’occhiata per capire che non è un’auto normale.

Vorrebbero perfino farci convinti che l’auto di cui si tratta – è la miglior automobile del mondo; che offre una – eccellenza tecnica impareggiabile; che stiamo andando – oltre i confini della tecnologia.

Ripeto, per maggior chiarezza, che non si parla di qualche particolare marca o modello e che le espressioni messe in evidenza coinvolgono più costruttori e più prodotti. Segnalo solo un modo di fare sul quale non sarebbe inutile una riflessione, dato per certo che il pubblico più attento non ci casca e tanto meno si impressiona.

Da qui più che una raccomandazione un consiglio amichevole a chi commette queste ingenuità. Non c’è bisogno alcuno di strillare sopra le righe con affermazioni iperboliche sempre più ardite.

Di “miracoli” di stile e tecnica e di emozioni forti come quelle ci vengono promesse da molti costruttori nella loro comunicazione ne vediamo e viviamo ormai ogni giorno.

Stiamo perfino abituandoci all’auto senza pilota. Non siamo più all’alba della motorizzazione.

Insomma la Madonna è già apparsa a tutti noi, giornalisti ed automobilisti.

Calma e gesso, dunque. Restiamo sui fatti, sulle informazioni che aiutano a farci un’idea con la nostra testa e a mettere a fuoco i giusti confronti documentati. E piano con i superlativi perché arriverà sempre un superlativo più superlativo.

1 commento
  1. Mister X
    Mister X dice:

    Tutto molto condivisibile, ma non bisogna dimenticare che i primi ad usare i superlativi fuori luogo siete proprio voi giornalisti! Lo fate in continuazione, nei telegiornali o nei titoli.

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