Google e Ford: partnership per auto senza guidatore

L’Ospite di Autologia: Fabrizio Romano.

La faccenda si fa seria.
Google e Ford hanno preparato l’alleanza per costruire la loro auto senza guidatore. La guida autonoma sembra ormai un gioco delle parti, una specie di spy-story e piani futuristici, di partite che si giocano anche a piani invisibili e coinvolgono multinazionali del calibro di Apple , Yahoo e Tesla .
L’iniziativa si espanderebbe sotto l’ombrello di Alphabet, la società per sistemi avanzati creata col forte volere di Google, per dare spazio all’azione di Google X.
L’annuncio definitivo, anche secondo Automotive News e le attente indagini di Yahoo, potrebbe essere il grande boom del CES di Las Vegas a Gennaio.  Il CES ( Consumer Electronics Show ) è il tempio delle ricerche e dei prototipi dedicati ai sistemi elettronici di consumo.
Su queste basi, il veicolo robot sarebbe commercializzato entro il 2020.
Con l’alleanza il brand Ford potrà avere accesso allo sviluppo del software, accorciando i tempi rispetto all’evoluzione del proprio. Per Google il vantaggio di poter usufruire dell’esperienza Ford nella produzione e manifattura dei veicoli.
Ford ha in effetti avviato i test su strada del proprio sistema di autopilota (in California con Fusion) ma si assicurerebbe un balzo avanti nelle tempistiche (almeno nel corto termine) potendo sfruttare la piattaforma di Google, la quale in modo indipendente ha già eseguito oltre un milione di miglia con i 53 esemplari del proprio veicolo senza guidatore negli ultimi due anni.
Ford sta sviluppando un sistema di riconoscimento virtuale delle zone intorno al veicolo, noto come aDRIVE. Google ha già implementato le tecnologie per riconoscere e identificare ogni tipo di ostacolo e far reagire l’impianto tecnologico in modo del tutto automatico. Con Ford riuscirebbe a entrare direttamente nel business del mondo automotive anziché dare licenze di utilizzo del software, così da competere con il rivale Apple .
Con il programma di gestione Alphabet , Google e le sue varie società e divisioni intendono concentrare le risorse sullo sviluppo di tecnologie di nuova generazione, data web, multimedia, elettronica o robotica che sia (anche spaziale). Anche in questo caso, nel corto e medio termine, fintanto Google non avrà anche una Motor Company (ma è questione di tempo).
C’è chi vede Alphabet come “un’adunata” di colossi che ha più segreti di quanto si pensi e sicuramente ha richiamato grandi risorse economiche di aziende votate al business della new economy e digital technology (tipo la startup Calico, Sidewalks Lab che si propone il vago obiettivo di migliorare la vita nelle città attraverso le tecnologie, e perfino Uber , dalla crescita esponenziale di difficile comprensione).
Di certo la forza di Ford è vista da Google come un’arma vincente per velocizzare i progetti. Dall’altro lato sarebbe utile anche per il piano ”Ford Smart Mobility” nei settori del car sharing e dei nuovi business nella mobilità alternativa .
Una joint venture storica in un momento cardine per la mobilità del futuro. Se si vedrà un prototipo Google-Ford intorno a Las Vegas sapremo che i giochi sono in fase molto avanzata.

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