Mandiamoli in orbita

Un po’ di mondo ho girato e un po’ di gente ho incontrato.

Mentre passavo da un continente ad un altro con somma sorpresa ho trovato due conoscenti con cui ho intrattenuto rapporti di lavoro, un po’ di anni fa. I due soggetti mi hanno esposto i loro pensieri che ribalto in Autologia.

Il primo individuo si occupa da anni di automobili a idrogeno e vive in California. Secondo questo “cervello” un domani nemmeno lontano le scorie del nucleare potremmo spararle nell’universo verso il sole così da continuare ad…alimentarlo.  In poche parole lui crede molto nella trazione elettrica e spinge su questa scelta in tutti i modi. Sia pensando ad automobili elettriche alimentate da corrente generata da centrali nucleari, sia da automobili fuel cell.

L’alimentazione a benzina o diesel per questo signore ha ormai le ore contate e quando gli ho fatto presente del “problemino” della durata degli accumulatori di energia ha sostenuto non essere un problema perché ogni tot anni le batterie… basta sostituirle!

Il secondo soggetto incontrato lavora nel settore dell’elettronica. Oggi questo signore è un guru e lo conobbi quando ci fu il primo ingresso pesante dell’elettronica nelle automobili con relativi problemi di affidabilità. Non appena mi ha visto non ha perso l’occasione di togliersi un po’ di sassolini dalle scarpe, rimarcando che aveva visto giusto e che oggi l’elettronica spopola perché è sicura e perfetta proprio come Lui si era immaginato. In poche parole Lui aveva visto giusto. Anche con Lui si è quindi andato a toccare il tema batterie, l’ultima criticità rimasta. Come il visionario del nucleare sostiene che le batterie sono dei “non problema“ e ha portato come esempio la telefonia: ogni tot anni si sostituisce l’apparecchio non perché non funziona l’elettronica bensì perché l’accumulatore va in tilt. Quindi anche per l’auto si procederà così.

A questo punto ho domandato se loro sono davvero convinti che l’automobile, bene di non poco costo, si possa pensare che un domani diventi un oggetto con tempi d’uso più ridotti rispetto a quelli di oggi. Entrambi si sono detti convinti che così sarà per la massima soddisfazione di chi le produce.

Tornato a casa ho fatto questo pensiero. Compro un’auto elettrica. La uso per sette/otto anni. Poi la rivendo. Il suo valore potrebbe essere di circa 8 mila euro ma devo cambiare il pacco batterie che costa altrettanto. Quindi il suo valore è zero. Li richiamo, faccio l’esempio e iniziano a dire che quello che oggi si pensa, già domani non vale più perché tutto corre alla velocità della luce. Ricordo loro che stiamo producendo e inquinando tantissimo questa terra con oggetti dalla vita assai breve come dimostra un recente studio dell’Onu dove si evince che i rifiuti elettronici hanno toccato i 42 milioni di tonnellate. Entrambi affermano: “vanno mandati in orbita”.

Secondo voi: loro o i rifiuti?

1 commento
  1. Mister X
    Mister X dice:

    prima di mandarli in orbita, signor Marelli, ci dica i nomi di sti due aspiranti…astronauti!
    grazie

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