Obiettivo zero incidenti stradali con le automobili del 2056

Il futuro visto dal futuro. E’ questo l’affascinante viaggio che Mike Robinson, AD e Direttore del Design di ED Design propone agli appassionati di automobili.

E’, infatti, questo percorso sulla strada del domani, con la progressiva affermazione della guida autonoma, l’oggetto di un video che costituisce uno dei principali contenuti della mostra “ROAD TO (R)EVOLUTION”, organizzata dalla rivista Quattroruote nel contesto della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.

La mostra, ospite sino al 12 settembre della suggestiva cornice del Serrone della Reggia di Monza, invita ad approfondire il tema della profonda trasformazione che l’automobile, dopo decenni di affinamenti e miglioramenti, sia pur sostanziali, si appresta ad affrontare nei prossimi anni con prospettive di cambiamenti che rischiano di modificarne la sua stessa natura.

Il visitatore deve affrontare un cammino, costituito da video e alcune installazioni, tra passato, presente e futuro con l’obiettivo di capire quella che sarà lo sviluppo della mobilità nei prossimi 40 anni.

A Robinson e al suo video è stato affidato il compito di anticipare proprio questa evoluzione attraverso un percorso scientifico molto interessante, suddiviso a tappe, in cui si evidenziano le numerose innovazioni tecnologiche che cambieranno positivamente la nostra vita.

Si tratta di un racconto, immaginario ma non troppo, che inizia nel 2056, quando Mike Robinson e la rivista Quattroruote avranno appena compiuto 100 anni. Si narra di come una vera propria rivoluzione nel sistema del trasporto abbia generato nell’arco di alcuni decenni, una realtà completamente diversa da quella attuale. I veicoli a guida autonoma, iperconnessi ed esclusivamente a propulsione elettrica, secondo Robinson, saranno gli unici in circolazione dopo che l’evoluzione tecnologica avrà contribuito a “mandare in pensione” le tradizionali automobili di oggi.

Grazie alle nuove tecnologie, i veicoli si guideranno da soli e progressivamente arriveremo al momento in cui saremo costretti a fare a meno del volante, con la prospettiva di poter usare le vecchie automobili, dotate dell’obsoleto “strumento di comando”, soltanto in pista, per la gioia di chi ancora ama cimentarsi con lo sterzo e la leva di comando.
La conduzione dei mezzi a guida autonoma sarà invece affidata a un assistente personale virtuale, che Robinson chiama “Ambrogio”, una vecchia “conoscenza” del designer americano che già in passato aveva preso spunto da un famoso autista di uno spot pubblicitario dei primi anni Novanta. In questo modo i veicoli saranno quindi in grado di muoversi autonomamente nel traffico, dialogando perfettamente uno con l’altro, senza creare più ingorghi stradali ma soprattutto eliminando completamente la causa degli incidenti stradali che oggi costano 1,2 milioni di vite umane in tutto il mondo.

Ci attende quindi un mondo in cui la qualità della vita sarà notevolmente migliore, in cui lo stress quotidiano lascerà spazio al benessere, all’aria più respirabile grazie alla diminuzione dell’inquinamento, e al fatto che saremo molto più padroni del nostro tempo. Insomma un futuro che si presenta molto meno complesso e più gradevole di quello che parecchi film di fantascienza, anche del passato più lontano, hanno descritto immaginando quello che potrebbe essere il nostro mondo tra qualche anno.

Il video di Robinson è, parafrasando il titolo di un celebre film, una specie di “Ritorno al passato”, con l’obiettivo di illustrare e analizzare il futuro per migliorare anche il presente.

Car-Designer-Robinson

Da oltre 36 anni in Italia, e ancora di più nel mondo dell’automobile, Robinson ha dato importanti contributi al design automobilistico, avendo in precedenza ricoperto la carica di Responsabile del Design di Bertone, Fiat e Lancia, oltre ad essere stato designer Ford a Dearborn, USA, alla Volvo a Göteborg, Svezia, e alla Open Design, alla Ghia, e alla Fiat a Torino.

E’ stato uno dei precursori della guida autonoma, avendo già sviluppato i primi due concept di automobili che si guidano da sole in Europa, già a partire nel 1996 con la Lancia Dialogos e la Nea. La prima, una berlina di lusso con sedute vis-à-vis, sintetizzava l’elegante tradizione del marchio torinese e la tecnologia acquisita negli anni, con l’aggiunta di elementi futuristici in contrasto con rievocazioni delle auto del passato e fu esposta al Salone dell’automobile di Torino nel 1998.

Nel 2000, invece, la Lancia Nea , una concept-car che ha concretizzato una nuova filosofia del brand, abbracciando concetti di sicurezza assoluta, di possibilità di dialogo tra uomo e veicolo e di completo benessere a bordo, Interpretando la tradizione ma guardando al futuro con largo anticipo rispetto a quello che oggi sembra una realtà neanche troppo lontana.
La Nea era una vettura talmente evoluta, la prima in grado di semplificare la vita dei suoi passeggeri, da prevederne i bisogni, così sofisticata da prenderne addirittura il posto alla guida in caso di necessità. Così intuitiva e facile da usare che volendo non avrebbe neanche avuto bisogno del volante.

La visione del futuro di Mike Robinson non si è limitata al mondo delle automobili. Nel 2011, infatti, ha disegnato il Project Zero per Agusta Westland, un prototipo di convertiplano completamente elettrico e senza pilota, che nel 2014 vinse il Grover Bell Innovations Award, il prestigioso premio attribuito dalla American Helicopter Society (AHS) International, la società più antica e più grande al mondo per la tecnologia di volo verticale.

L’ultima creazione di Robinson, in tema di veicoli che si guidano da soli, è la ED TORQ. E’ un’automobile da corsa unica al mondo, autonoma e completamente elettrica e senza vetri, che è stata presentata nel 2015 al Salone di Ginevra, con l’obiettivo di fornire prototipi completamente funzionanti della vettura agli OEM e agli istituti di ricerca , trasformando la Torq in un laboratorio mobile altamente tecnologico e interamente opensource.

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