Qual è il paese che esporta più automobili al mondo ?

Chi pensa che produrre automobili non sia più un business, probabilmente dimentica che il prodotto più esportato al mondo, dopo il petrolio greggio, è proprio l’automobile, anche se nel 2015 ha fatturato 673 miliardi di dollari, con una crescita del 5,5% rispetto al 2011, ma con una flessione del 5,2% rispetto ai 709,7 miliardi dollari del 2014.
Nella classifica mondiale sono gli europei ad occupare i primi posti con circa 363,9 miliardi di dollari, più della metà (54,1%) delle esportazioni di vetture. Le mete cambiano a seconda dei marchi, ma si trovano principalmente nei paesi dell’Europa occidentale, dell’Asia e dell’Africa.
Per trovare la posizione dell’Italia, storicamente riconosciuto come un grande produttore di auto, bisogna scendere al 13esimo posto con 14 miliardi di dollari, che rappresentano il 2,08% dell’export mondiale.
Al primo posto assoluto, con ben il 22,7% del mercato mondiale, per un valore di 152,7 miliardi di dollari, troviamo (…tanto per cambiare) la Germania che produce ed esporta quasi il doppio di quanto fa il pur organizzatissimo Giappone (86,1 miliardi e il 12,7%).
Proprio in Germania e in Giappone, nonostante i salari più alti al mondo che smentiscono clamorosamente chi afferma che il costo della manodopera obblighi le Case a delocalizzare le fabbriche produttive, hanno sede i due Gruppi (Volkswagen e Toyota) che ogni hanno si contendono il primato assoluto mondiale di vendite.
Solo al terzo posto gli Usa, a causa di una grande produzione ad uso domestico, con l’8,7%, davanti a Canada e Corea del Sud, rispettivamente con il 6,7% e 6,2% dell’export internazionale.
Il resto della classifica vede al sesto posto la Gran Bretagna (5,8), a seguire la Spagna 74,9), il Belgio (4,10), il Messico (4,9) e la Francia (2,7).
Vedremo nei prossimi anni se queste classifiche saranno rivoluzionate dall’arrivo dei cinesi e soprattutto dal “ciclone” Trump che ha minacciato fortemente di tassare quelle aziende americane che costruiscono fuori USA, ad esempio in Messico, e reimportano i loro prodotti.

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