Quante auto si venderanno in Italia nel 2016 ?

L’Ospite di Autologia: Tommaso Tommasi

L’ordine di squadra era stato chiaro: il mercato 2016 in Italia registrerà
1.640.000 immatricolazioni. Lo aveva annunciato l¹Unrae, che rappresenta i
produttori esteri presenti e operanti nel nostro Paese.
Nel raccogliere le previsioni semestrali delle singole Case come fa da anni InterAutoNews, ci
siamo resi conto che per il 2016 alcune si sono allineate, indicando
esattamente la stessa cifra proposta dall’Associazione. E’ stato così per
BMW, per Mercedes, per Mazda, per Hyundai. Ma a parte il moderato
pessimismo di JaguarLandRover , che immagina un mercato 2016 esattamente
fotocopia di quello appena terminato chiuso con 1.574.000 targhe, molte
altre hanno indossato gli occhiali dell¹ottimismo, arrivando a indicare, 
lo ha fatto la Nissan addirittura 1.840.000 targhe e sono comunque molte
le Case che hanno indicato valori superiori a 1,7 milioni di
immatricolazioni.
Occorrerà attendere i primi di gennaio del 2017 per sapere
se hanno avuto alla fine ragione gli ottimisti, i pessimisti o i
“legalisti”, quelli che hanno deciso di rispettare le valutazione della loro
associazione. 
Ciò che appare certo ed è confermato dal risultato medio, è che quello
appena iniziato sarà un buon anno: il dato previsionale medio è di 1.667.000
immatricolazioni. Per capirlo, sarà interessante leggere i dati del gennaio
che ci diranno subito se si continua con un forte trend di crescite a doppia
cifra o se il vero grande balzo è stato fatto e consumato nel 2015.
Quel che appare in tutta la sua evidenza è il cambiamento di umore dei
protagonisti, sia Case, sia Concessionari, che hanno messo nel cassetto la
maschera del dolore per aprirsi ad un moderato sorriso, cosa che ha già una
sua precisa valenza.
E’ chiaro che gli ostacoli, sul percorso, ci sono ancora, a cominciare dal
clima tutt¹altro che sereno che si respira in Medio Oriente, dove spirano
forti venti di guerra, per continuare con la perenne battaglia politica che
ammorba l¹aria di casa nostra, perché siamo sempre in attesa che chi ci
guida e chi lo contrasta, si ricordino che il Paese viene prima di tutto. Ma,
come si è detto e ridetto, in Italia si fa politica 24 ore al giorno, 7
giorni alla settimana e 12 mesi l¹anno.
Tornando alla nostra analisi delle previsioni delle Case, rileviamo
andamenti sinusoidali che per quanto riguarda le singole marche. In molti
(troppi, secondo noi) hanno paura della loro ombra, per cui sono poche le
Case che hanno il coraggio di rendere pubbliche le loro previsioni. “Sono
dati strategici” ci viene detto. E noi non possiamo fare altro che accettare
la spiegazione, che pure non convince. Sono molti gli uomini di mercato che
fortunatamente non si trincerano dietro a quella spiegazione e così possiamo
rilevare che delle 16 Case che hanno fornito il dato richiesto c¹è una
visione tutto sommato ottimistica, con crescite significative (punte
persino dell¹80%) rispetto alla previsione fornita a metà anno.
Interessanti, infine, le previsioni per le tipologie di motorizzazioni. Il
Diesel continua ad essere dominus incontrastato, con una quota sul totale
dell¹immatricolato del 55% e punte positive del 58% e negative del 33%. C¹è
evidentemente molta preoccupazione per le conseguenze di una guerra ormai
dichiarata da parte di alcuni Paesi alle motorizzazioni a gasolio, cosa che
a lungo andare potrebbe radicalmente modificare le quote delle diverse
tipologie di motorizzazione, anche se, al momento, le previsioni per le
vendite di motori ad alimentazione bifuel (benzina-gas) sono ancorate
all¹11,4%, valore che già era stato indicato nelle previsioni di metà anno.

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