Ralph Stanley Birkin: il Bentley Boy maestro di stile

L’Ospite di Autologia: Enzo Caniatti.

Con il nome d’arte di Tim Tiger, noto eroe dei fumetti, contribuì a creare la leggenda dei Bentley Boys. Fu protagonista nel 1930 a Le Mans di uno spettacolare duello con le Mercedes.
Sir Henry Ralph Stanley Birkin III baronetto nacque a Nottingham il 26 luglio 1896. Rampollo di nobile famiglia, agli studi preferiva i fumetti. Divorava le bande disegnate da Julius Stafford Baker, tanto che in casa fu soprannominato come uno dei suoi personaggi: “Tim Tiger”. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio nel Royal Flyng Corps conquistando sul campo il grado di tenente. Inviato in Palestina, contrasse la malaria di cui non riuscì più a liberarsi, che fu tra le cause della sua prematura morte a soli 36 anni.
Debuttò nelle gara automobilistiche nel 1927 sul circuito di Brooklands, ma sospese quasi subito l’attività dopo la morte del fratello durante le prove del Tourist Trophy. Il richiamo delle corse era però troppo forte, l’anno seguente acquistò una Bentley 4½ Litri con la quale prese parte ad alcune competizioni, si rese però conto che l’auto, piuttosto pesante, non disponeva di una potenza sufficiente per risultare competitiva. Decise quindi di dotarla di un compressore volumetrico, ottenendo un “mostro” capace di battere la 6½ Litri della Casa.
Birkin convinse il nuovo proprietario dell’azienda Woolf Barnato e la finanziatrice Dorothy Paget a sostenere la produzione di 50 vetture per qualificarsi a Le Mans.
Tim Birkin fu protagonista nel 1930 di uno spettacolare duello con le Mercedes SSK nella 24 ore di Le Mans. Con le ruote esterne sull’erba, riuscì a effettuare uno strepitoso sorpasso ai danni del rivale della Mercedes Rudolf Caracciola a 193 km/h. La Blower perse immediatamente un battistrada posteriore, ma in qualche modo Birkin continuò facendo segnare il giro più veloce. Purtroppo l’impresa si concluse dopo 82 giri. Tuttavia gli venne riconosciuto il merito di aver messo talmente sotto pressione la Mercedes da aver contribuito alla vittoria dei suoi compagni Bentley-Boys Woolf Barnato e Glenn Kidston al volante delle loro Bentley Speed Six.
Birkin partecipò, tra il 1928 e il 1932, a ben cinque Le Mans. Le prime tre con le Bentley e le ultime due su un’Alfa Romeo 8C 2300 privata. Il 24 marzo 1932 fu protagonista di un altro spettacolare duello, questa volta nella Brooklands Battleship con John Cobb alla guida di una possente Delage 10.5 litri. Birkin fece volare la Blower a oltre 222 km/h, stabilendo il record di velocità sul giro.
Morì nel 1933 di setticemia e complicazioni dovute alla malaria dopo essersi bruciato un braccio. Durante il Gran Premio di Tripoli aveva deciso di accendersi una sigaretta sfruttando il calore degli incandescenti tubi di scappamento della sua Maserati 3000.

Nella foto: Asso del volante e maestro di stile, Tim Birkin vestiva con estrema eleganza anche in pista. Legato intorno al collo portava un raffinato foulard in seta a pallini bianchi e blu.

bentleyboy

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