“Refresh”, il progetto per andare sulle due ruote in sicurezza

Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) e FMI (Federazione Motociclistica Italiana) hanno presentato oggi il Progetto Nazionale di Formazione alla Guida Sicura Refresh per utenti di 2 ruote a motore.
Il progetto si inserisce nel quadro della sperimentazione dei corsi di guida sicura avanzata promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e si integra nella piattaforma di iniziative a favore della sicurezza delle due ruote a motore che ACEM (Associazione Costruttori Europei Motocicli) sta effettuando nei principali paesi europei.
“I costruttori dimostrano il proprio impegno attraverso una nuova strategia per la sicurezza stradale, in risposta al contesto UE della mobilità e della sicurezza. Attraverso un approccio integrato a 360°, che copre dalle tecnologie avanzate a livello di veicolo all’inserimento dello stesso nelle politiche dei trasporti, l’ACEM sostiene iniziative di qualità mirate alla formazione di un motociclista più consapevole e sicuro, che assistano l’utente nella propria scelta di fornitore e programma di formazione da seguire. » Ha detto nel corso della conferenza stampa Antonio Perlot, Segretario Generale dell’ACEM.
La finalità ultima dell’iniziativa è sostenere la piena attuazione del progetto “Corsi di Guida Sicura Avanzata” promosso dal Ministero dei Trasporti, che rappresenta una best practice a livello europeo, la definizione di uno standard al quale dovrà uniformarsi l’erogazione dei corsi di guida rappresenta sicuramente un importante volano per la diffusione sul territorio nazionale di una formazione armonizzata e affidabile sul piano della qualità. Confindustria ANCMA e FMI promuovono il Progetto “Refresh”, la cui peculiarità consiste nel “modellare” un’attività di formazione, che non sia però genericamente rivolta a tutti gli utilizzatori di veicoli a due ruote, ma ritagliata su alcune specifiche esigenze di target ben definiti.
“La sicurezza e l’educazione stradale sono due obiettivi che la Federazione Motociclistica Italiana persegue da sempre con grande impegno ed entusiasmo: per questo siamo lieti di poter dare avvio ad un progetto, la cui idea è partita proprio a Milano, per iniziativa degli amici dell’Associazione dei costruttori di moto.” Così dichiara il Presidente FMI, Paolo Sesti nel suo saluto al Progetto.
“Riteniamo che “Refresh” sia un progetto importantissimo per gli utenti delle 2 ruote a motore. La sicurezza rappresenta per ANCMA un obiettivo prioritario e imprescindibile. In questo senso, la formazione degli utenti è un tassello fondamentale nel contrasto all’incidentalità” – mi sento di dichiarare – “Da tempo le nostre imprese sono impegnate a progettare moto e ciclomotori con dispositivi di sicurezza sempre più all’avanguardia. Tuttavia, gli sforzi del settore sono destinati a rimanere inefficaci senza l’adeguamento delle infrastrutture. Le recenti indagini rivelano come in Italia questa sia ancora nel 25% dei casi, una delle principali cause di incidenti. 
Inoltre tra le varie attività di Confindustria ANCMA, stiamo portando avanti la campagna di sensibilizzazione “Occhio alle 2 Ruote” con l’obiettivo di accrescere l’attenzione nei confronti degli utenti di moto e bici che sono per natura più vulnerabili.” –.
L’erogazione della formazione specifica è dedicata infatti a quegli utenti che, per diverse ragioni, esibiscono una particolare “vulnerabilità” rispetto ai rischi insiti nella circolazione.
Nella fattispecie, sono gli utenti che, pur avendo già maturato una significativa esperienza alla guida di scooter o moto, hanno dovuto interrompere per alcuni anni l’uso dei mezzi a due ruote per i propri spostamenti quotidiani e si ritrovano ora nella necessità di riprendere dimestichezza con le due ruote e di aggiornarsi rispetto all’evoluzione tecnologica degli stessi veicoli.
Si tratta, in sostanza, di assicurare, attraverso una formazione appositamente dedicata, un “refresh” ad utenti che tornano ad utilizzare un veicolo a due ruote dopo una lunga pausa di inattività.
Alcune evidenze, dimostrano infatti, che sono proprio questi conducenti che rimangono più facilmente coinvolti in incidenti, a causa di un senso di falsa sicurezza imputabile ad un’abitudine di guida, che è però ormai “arrugginita” ed inadeguata alla diverse condizioni di traffico e alle caratteristiche dinamiche e meccaniche dei veicoli più recenti.
Analoghe considerazioni possono essere svolte per i titolari di patente B che, per effetto dell’equivalenza con la patente A1, sono autorizzati, in Italia, a condurre motocicli fino a 125cc. 
In questo caso ci troviamo di fronte a utenti che hanno ricevuto una formazione specifica per la guida delle autovetture, ma, spesso per motivi legati alla necessità di raggiungere il luogo di lavoro, utilizzano un veicolo a due ruote. Sebbene le statistiche non evidenzino un particolare problema di sicurezza legato alla circolazione dei motocicli fino a 125cc.
Il programma di formazione sarà avviato i giorni 8 e 9 Ottobre 2015 presso l’Autodromo Nazionale di Monza (sede, oltre che di competizioni sportive, anche di studi sulla sicurezza stradale), utilizzando Formatori qualificati FMI.
Da Gennaio 2016, le giornate di formazione saranno sistematicamente organizzate e replicate su scala nazionale.

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