Roborace: una Formula Uno senza pilota

Sbrigatevi ad accumulare altri guadagni, cari Vettel, Hamilton, Rosberg e compagnia bella, perché per voi la pacchia sta per finire!
Del resto c’è già molta gente convinta che in pista chi vince è la macchina e non il pilota. E allora eliminiamolo ‘sto pilota, tanto non serve a niente.
Ci ha pensato la Formula E, il campionato riservato alle monoposto elettriche nell’ambito FIA, a inventarne uno nuovo senza pilota: il “Roborace”.
Si tratta di un campionato per vetture, sempre elettriche, ma a guida autonoma, praticamente telecomandate. Le gare inizialmente saranno effettuate in parallelo con la Formula E, e la prima è attesa entro la fine di quest’anno.
Sono previste dieci squadre, ciascuna con due auto senza conducente, che si sfideranno in gare di un’ora. Tutte le squadre avranno le stesse vetture, ma potranno svilupparle con algoritmi applicati alle tecnologie disponibili.
In realtà, ad oggi si conoscono pochi altri dettagli. Le vetture saranno prodotte da una società di nome Kinetik, che ha solo confermato che le auto saranno in grado di raggiungere una velocità di punta di oltre 300 km / h.
Diramato il primo render della monoposto che prenderà parte alla Roborace: è stato realizzato da Daniel Simon, uno dei più grandi professionisti di effetti speciali cinematografici come quelli di “Tron: Legacy e Oblivion”, che ha voluto chiarire: “Ingegneri ed esperti di aerodinamica hanno lavorato all’unisono per trovare l’equilibrio perfetto. Anche il design è stato importante nel nostro lavoro ed abbiamo lavorato duro per riunire il massimo rendimento con un design impressionante
Anche il numero uno della Formula E, Alejandro Agag, ha voluto dire la sua: “Questa è una giornata storica per il motorsport e in generale per l’industria automobilistica. Robocar rappresenta una visione del nostro futuro e noi della Formula E siamo molto orgogliosi di promuovere una rivoluzione nel mondo del motorsport e un progetto che cambierà il futuro della mobilità”.
Infatti il campionato Roborace ha come primo obiettivo quello di essere una sorta di banco di prova per tutte le nuove tecnologie rivolte alla realizzazione della guida autonoma, che sembra… ormai inevitabile; inoltre un altro obiettivo è quello di far familiarizzare il pubblico e fargli prendere confidenza con l’auto che guida da sola, che fino da oggi non incontra ancora molto favore nei giudizi degli automobilisti .
Automobilisti, che essendo prima di tutto “consumatori”, non avranno nessuna voce in capitolo, come sempre accade quando le Aziende (in questo caso automobilistiche) decideranno che il loro business passa da una nuova tecnologia.
Chissà come la prenderanno i tanti appassionati delle competizioni, difficilmente ci saranno ancora tifose come quelle della foto, che sembrano già avere un’espressione un po’ triste…

2Ferrari_Miss

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