Sette domande a Claudio Papetti

Claudio Papetti è un manager del mondo digitale. Bergamasco, classe 1963, inizia la sua esperienza lavorativa presso la Microsoft, a Redmond, WA.

Tornato in Italia nel 1993, dopo sette anni di permanenza oltreoceano, diventa socio e General Manager di IrisCube, società ceduta nel 2013 al gruppo Reply, all’interno del quale lavora tuttora come Partner di Triplesense Reply, Creative & Design Consulting Agency.

Nel poco tempo libero, si dedica alla gestione dell’azienda agricola familiare, con annesso agriturismo, in provincia di Bergamo.

E proprio Bergamo è il suo marchio di fabbrica:  diretto, laborioso, serio, pur avendo conservato uno spirito da ragazzo.

1- La tua prima auto, un ricordo 

Una Datsun B210 color senape… Avevo 22 anni. Ero arrivato da pochi giorni negli Stati Uniti per il mio primo lavoro, mi accorsi ben presto che senza auto non era possibile sopravvivere e investii il mio primo stipendio da stagista (1000 dollari!).

2 – Un viaggio in auto che rifaresti 

Da Miami a Key West, su una Ford Mustang cabrio, con amici. Viaggio così memorabile che non mi ricordo nulla degli stupendi paesaggi che mi dicono esserci… ma a distanza di oltre trent’anni ricordo ancora i numerosi aneddoti. A proposito di viaggio che rifarei, proprio quest’anno rifarò lo stesso viaggio con la mia famiglia!

3 – Hai una strada del cuore 

Highway 1 (o Pacific Coast Highway), la strada che corre lungo la costa Ovest degli USA. Sono nato in montagna e amo molto anche il mare; la costa pacifica è la perfetta combinazione tra la meraviglia senza confine del mare e la natura selvaggia della montagna.

4 – Taxi o Uber ? Auto propria o app per auto a noleggio ? 

Sicuramente Uber. Ho sperimentato il loro servizio in numerosi paesi (da Londra a Bangkok a Praga…) e non c’è dubbio alcuno sui benefici in termini di qualità del servizio. Considero nella qualità non sono il viaggio, ma anche ciò che lo precede (possibilità di conoscere esattamente i tempi di avvicinamento dell’auto) e lo segue (non dover pagare in contanti!). Vero che oggi sono nati anche servizi taxi che offrono un servizio simile, ma credo non sarebbero mai nati se non ci fosse stato Uber.

5 – L’influenza del digitale sulla mobilità di oggi. Non rimpiangi i tempi in cui non si conosceva la situazione del traffico, l’innevamento delle strade, il tempo previsto di percorrenza ?  Oggi è ancora viaggiare o solo un modo di essere trasportati ? 

Non rimpiango nulla, i navigatori satellitari mi hanno salvato la vita (sono totalmente privo di senso dell’orientamento) e mi diverto tantissimo a pianificare (e poi fare!) i viaggi con la mia famiglia, calcolando distanze, tempi di percorrenza, variando destinazioni in base alle condizioni meteo,  e poi non ho più l’assillo di non trovare l’ufficio di un cliente, l’hotel prenotato. La tecnologia non è sempre sinonimo di qualità della vita, ma in questo caso per me lo è al 100% !

6 – Hai un viaggio nel cassetto o un’auto che vorresti avere ? 

Ne ho tantissimi.  E in molti di essi l’auto (una qualsiasi ) ha un ruolo fondamentale, perché ovunque si possa fare, senza rischi particolari, i miei viaggi amo organizzarli prevedendo gli spostamenti proprio in auto, per avere la libertà di fermarmi dove e quando voglio.

7 – La tua auto di domani come sarà alimentata ? Benzina, diesel, elettrica, ibrida ? 

Spero elettrica, ma soprattutto spero e credo che non sarà la “mia” auto ma l’auto che prenderò per quel viaggio e/o per il periodo in cui ne avrò bisogno, con la possibilità di scegliere in base all’uso e alla destinazione.

7b – Ti preferisci con il volante in mano o invece  al fianco di un autista… che in realtà non c’è perché l ‘auto è senza driver e Papetti è solo un passeggero  ?  

Domanda difficile, mi piace guidare e se devo scegliere se fare un viaggio in auto da autista o passeggero scelgo sempre di essere l’autista. Però poi penso alle mille cose che potrei fare se non dovessi guidare, e tutto sommato credo che quando ce ne sarà la possibilità, mi adeguerò volentieri a fare il passeggero!

1 commento
  1. Antonio Ferraro
    Antonio Ferraro dice:

    Ciao Claudio, sei sempre un grande!

    Porto sempre nel cuore i due anni con voi in Iris Technologies (poi IrisCube). Una grande esperienza con degli splendidi colleghi.

    Un abbraccio dal Belgio
    Antonio

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *