Sette domande a Nicola Morello

Nicola Morello, torinese, pubblicitario di successo, scrittore, grande tifoso del Toro. Ha recentemente pubblicato “La religione granata “ Yume editore.

1 – La tua prima auto, un aneddoto.
È stata una 126, blu. All’epoca cantavo in un gruppetto rock, e ricordo la fatica per farci stare le casse dell’impianto voce, all’epoca piuttosto voluminose!

2 – Un viaggio che rifaresti. E con chi.
È un viaggio che ho fatto molte volte, a Vitoria, nei paesi baschi. Per 5 anni di fila andavo lì con tanti amici, dove ci divertivamo come matti, in un’atmosfera che sarebbe impossibile ripetere. Ricordo bene questi viaggi in una “tirata unica”, verso capodanno. Nebbia, fatica, Lourdes che appariva all’improvviso…e tante risate, tanta voglia di vivere appieno la nostra giovinezza…

3 – Un tifoso del Toro può possedere un’auto Fiat, o del Gruppo FCA?
Per coerenza, direi di no. Però, ci sono modelli molto belli, per cui credo si possa sorvolare, magari aggiungendo un volante granata.

4 – Un pilota del presente o del passato che vorresti invitare a cena.
James Hunt. Nel mio immaginario di ragazzino mi affascinava questo pilota che camminava scalzo, con un sorrisetto ironico. Bravissimo e un po’ fuori dall’ordinario pilota-robot.

5 – Cosa ti piace in un’auto? Cosa cerchi?
Che sia spaziosa, ma non enorme. Che sia alta (un suv, ma non di quelli giganteschi e un po’ cafoni). Alla sportività preferisco il confort interno, anche visto l’uso “famiglia” che ne faccio.

6 – La pubblicità per un’auto che avresti voluto firmare, o che hai firmato?
Una a cui sono particolarmente legato è stata “Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla”. Auto fantastica, pubblicità divertente e informativa al tempo stesso. Che avrei voluto fare ?…molte, da Wolkswagen Lupo “parcheggio” (di qualche anno fa, dove le persone la vedevano più grande di com’era, parcheggiandola con molta difficoltà pur avendo una spazio enorme a disposizione) sino ad alcune proprio di FCA. L’importante è che ci sia un’idea. Non mi piacciono le pubblicità di soli effetti e trattamento. Un po’ come nei profumi.

7 – Gigi Meroni fu investito da una Fiat 124 coupé, un commento o solo un ricordo?
È una pagina tragica, che addolora noi granata ancora adesso. E non credo solo noi. Fu una fatalità, chiaramente, che privò il mondo di un campione straordinario, ma anche e soprattutto di un ragazzo giovanissimo, originale e fuori dagli schemi. Nel mio libro ne parlo a lungo. Il suo morire tra le braccia dell’amata Cristiana, rapporto osteggiato dai genitori di lei, mi commuove ancora oggi. Gigi, sei sempre nei nostri ricordi.

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