Una Lancia Delta Integrale, “pace car” in Formula Indy

Se si parla tanto del marchio Lancia e della sua evidente obsolescenza significa che per quella Casa c’è ancora tanto affetto e stima. E non solo in Italia.

Oggi vi vogliamo raccontare un episodio che forse pochi conoscono: la presenza di una Lancia su di una pista di Formula Indy. E’ successo nel 1992. E la vettura era una Lancia Delta Integrale.

Proprio in quell’anno Telemontecarlo, rete per la quale realizzavo le telecronache della Formula 1 negli anni ’80, decise di dare spazio alle “dirette” della Formula Indy dopo che la Formula 1 era stata acquisita in esclusiva dalle reti Fininvest ( oggi divenute Mediaset). E me ne affidò la realizzazione e la responsabilità.

Erano gli anni in cui i piloti di Indy erano Andretti ( padre e figlio ), Fittipaldi, Unser, Foyt, Cheever e stava per arrivare anche Nigel Mansell. Per introdurmi in quel “mondo” mi appoggiai ad un vulcanico personaggio: Antonio Ferrari , team manager e titolare di una squadra di Formula Indy con sede proprio ad Indianapolis.

La prima gara fu dunque la 500 Miglia nel tempio di Indy e fu un successo di interesse e di pubblico in Italia, per cui si decise di trasmettere tutta la serie dall’anno successivo rodandosi però già nella gara di Nazareth, una pista ovale – anzi un triovale, per la sua strana forma quasi triangolare – nella cittadina della Pensylvania dove viveva la famiglia Andretti.

E qui scattò la mente creativa di Antonio Ferrari: perché non far svolgere la funzione di “pace-car” ad una Lancia Delta Integrale? Un’idea curiosa, originale: la regina dei Rally nel regno della velocità pura, la Formula Indy. Poteva essere un’occasione promozionale. E come tale la proponemmo, insieme a Luca Pazielli, all’ufficio stampa del Gruppo Fiat. Trovando in Giuseppe Anfuso, che a quell’epoca era al vertice dell’ufficio stampa Lancia e che con affetto ci fa piacere ricordare, un entusiastico consenso.

La vettura venne preparata e spedita negli USA, portata a Nazareth ed affidata alla guida di Johnny Rutherford, un pilota già due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, che ebbe l’incarico di far gustare agli ospiti della gara, ed ai fortunati vincitori di un concorso che consentiva ai prescelti di sedersi al fianco del pilota, l’emozione di provare il brivido della velocità.

E fu così che una Lancia Delta Integrale rossa, guidata da Johnny Rutherford, girò per due giorni su quella pista ed ebbe poi l’onore di precedere la muta dei piloti di Formula Indy per i tre giri di lancio prima della partenza della 200 Miglia di Nazareth, davanti ad un pubblico di appassionati che videro per la prima, e forse unica volta una Lancia Delta. Vettura che lo stesso Rutherford giudicò entusiasmante per le sue prestazioni. Tanto più considerando che era di serie mentre le altre “pace-car” erano preparatissime.

Per la piccola storia di questa spedizione, la Delta rimase poi negli USA perché Antonio Ferrari chiese di poterla acquistare. La ottenne e se l’era meritata perché aveva offerto a quella Lancia un’occasione unica ed ormai irripetibile: diventare la “pace-car” di una gara di Formula Indy.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *