L’auto si sceglie sui «social» Ma i concessionari non lo sanno
Condiviso da: motori.corriere.it.
Venditori impreparati secondo una ricerca americana, le Case corrono ai ripari
di Alessandro Marchetti Tricamo
di Alessandro Marchetti Tricamo
La parola d’ordine è «social boot camp», una definizione ripresa dal «boot camp», l’estenuante allenamento all’aperto dei marines, sotto ogni condizione atmosferica. Qui però cambia tutto: sala confortevole, caffè e snack e un proiettore che lancia slides a ripetizione. E il sergente istruttore inflessibile prende le sembianze di un giovane in felpa in libera uscita da Google, Microsoft, Twitter o Facebook.
L’industria automobilistica si è dimostrata pronta ad assecondare, forse in alcuni casi anche troppo, il coinvolgimento virale di marchio e prodotti sulle differenti piattaforme social e ora prova a scuotere con lezioni intensive i concessionari, spesso rimasti fuori gioco di fronte a un mondo in continuo cambiamento.
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