Per il 60% degli italiani gli eco-incentivi statali sono insufficienti

Da una nuova instant survey “Acquisto dell’auto e incentivi statali” condotta da Areté a giugno, dopo l’entrata in vigore del nuovo Ecobonus promosso dal Governo, risulta che diminuisce la propensione degli italiani a comprare nuove vetture nei prossimi mesi: oltre 6 su 10 giudicano i nuovi eco-incentivi non sufficienti a stimolare l’acquisto. I prezzi dei nuovi modelli, in costante crescita, restano il principale ostacolo al cambio della vettura con una meno inquinante. Questi i principali spunti che emergono

Lo studio è stato promosso a quasi tre anni di distanza da una simile rilevazione ed evidenzia come il 62% del campione preveda di cambiare la propria auto nei prossimi 12 mesi; solo il 7% dice di volerlo fare entro nel breve periodo (-5 p.p. rispetto a ottobre 2021).

Il giudizio degli italiani sulla nuova tornata di incentivi è perentorio e mostra luci e ombre: se circa il 60% reputa chiare le modalità di accesso ai benefici, la stessa percentuale li ritiene però non sufficienti a spingere all’acquisto di una vettura che inquini meno. Quest’ultimo dato, nel raffronto con l’analisi condotta a ottobre 2021, in presenza di altre simili agevolazioni stanziate dal Governo, mostra una significativa crescita (+15 pp) della percentuale di quanti li giudicano insufficienti, a conferma dell’aumento generalizzato dei prezzi di listino dei nuovi modelli lanciati sul mercato negli ultimi anni e della contestuale riduzione della capacità di spesa degli italiani.

Quindi quali nuovi fattori spingerebbero ad acquistare un’auto nuova? La risposta è chiara: il 58% degli intervistati resta in attesa di incentivi più elevati o di modelli con prezzi più accessibili. Il 76% dichiara che la sua prossima vettura sarà nuova, il24% privilegerà l’usato. Tra questi ultimi, 4 su 10 acquisteranno una vettura di seconda mano in quanto il mercato del nuovo è inaccessibile, il 34% lo farà per accedere un modello di categoria superiore a parità di budget.

Un ultimo focus riguarda il tema alimentazione della prossima auto: metà della popolazione desidera acquistare un’ibrida (nelle sue diverse forme), il 30% è convinto di restare alla guida di un’endotermica, il 20% si dice pronto a passare all’elettrico. Tra quanti scelgono l’ibrido (full o mild), a vincere sono le ragioni ambientali (per inquinare meno, 47%) e quelle economiche (prezzo inferiore rispetto all’elettrico, 25%). Il costo più accessibile (per il 31%), insieme alla facilità di rifornimento (47%), restano le principali ragioni di quanti si affidano a benzina, Diesel e GPL. Dietro la scelta di affidarsi ad elettrico ed ibrido plug-in si evidenziano motivi legati alla riduzione/azzeramento delle emissioni allo scarico (50%) e all’interesse e curiosità per la nuova tecnologia (41%)

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