TECH – Xpeng “Aero HT”, il monovolume con drone incorporato

Un van a sei ruote nasconde in un vano un eVTOL a due posti con più di 600 miglia di autonomia. Non è l’ultimo trend di chi vive di missioni segrete, ma l’idea di un’azienda cinese che si è messa in testa di cambiare la mobilità

Beh, con tutta la tecnologia che imperversa, almeno una certezza l’abbiamo messa al caldo: un giorno, prestissimo, il mestiere dell’agente segreto diventerà molto più semplice. Non sarà più necessario fermare per strada la prima moto che passa spianando la pistola per arrivare prima che gli ultimi tre minuti del timer di un ordigno nucleare distruggano il mondo. Basterà, per fare un esempio, accostare diligentemente con la macchina in una piazzola, aprire un vano posteriore e decollare con un drone verso l’ennesima mission impossibile, che ovviamente diventa “possible” poco dopo.

Fantasie? Neanche un po’: è esattamente il prototipo degno di finire nell’armamentario di 007 costato 500 milioni di dollari di investimenti che hanno studiato alla “Aeroht”, divisione del colosso cinese “Xpeng” che sul proprio sito si presenta così: “La nostra visione è quella di diventare il “leader globale nelle innovazioni dei prodotti a bassa quota” e la nostra missione è “Freedom to Fly”. Ci impegniamo a creare prodotti sicuri e intelligenti per la mobilità urbana, come le auto volanti, per una varietà di esigenze degli utenti. Che si tratti di volo personale, pendolarismo aereo o servizi pubblici, stiamo guidando la trasformazione della mobilità portando la libertà e la comodità del volo a tutti”.

L’idea a cui l’azienda lavora da anni, lo Xpeng “Aero HT”, è una sorta di monovolume dalle linee affilate, a metà strada fra un rover lunare e il “Cybertruck” di Elon Musk, ma al suo interno racchiude un drone per il trasporto passeggeri. Definito “Ground Mother Ship”, una sorta di astronave madre terrestre, rigorosamente elettrico e iperconnesso, il van con trazione integrale ha 6 ruote su tre assi (l’ultimo sterzante) e può ospitare fino a 4 persone, e nella parte posteriore, dietro ad una paratia a scomparsa, si cela un eVTOL due posti in fibra di carbonio con due posti e sei rotori che garantisce 621 miglia di autonomia in volo, possibili grazie all’energia fornita dalla piattaforma ad alta tensione da 800 volt in carburo di silicio su cui poggia.

L’Aero HT è stato presentato nel settembre dello scorso anno in un’anteprima a porte chiuse riservata a partner e clienti facoltosi, mentre ha fatto il proprio debutto in società al “CES” 2025, la fiera delle novità tecnologiche di Las Vegas, dove secondo l’azienda avrebbe messo da parte più di 3.000 ordini, con garanzia di consegna entro il prossimo anno.

Ad uso e consumo degli agenti segretissimi (e non solo loro, a dire il vero), anche il paracadute che in caso di guasto del drone si apre automaticamente a 50 metri dal suolo e può sopportare un carico fino a 1.000 kg, nel caso le due spie a bordo siano un po’ sovrappeso.

Ma visto che per contratto sindacale anche gli agenti segreti hanno diritto al tempo libero, il vano che ospita modulo volante può anche essere liberato dal drone e adibito al trasporto di attrezzature sportive o da campeggio, trasformando l’Aero HT in un camper per viaggi ed escursioni a stretto contatto con la natura, e possibilmente lontano da ordigni nucleari.

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