ASI – MotòExhibition, viaggio nella storia motociclistica italiana
A Modena celebrata la storia motociclistica italiana, con in mostra le creazioni di Oreste Garanzini, un pioniere del settore. Un’occasione unica per ammirare pezzi unici come il sidecar Veros del 1921 e approfondire la figura di questo genio
Il 29 e 30 marzo, Modena Fiere si prepara ad accogliere la prima edizione di “MotòExhibition”, evento che promette di riportare alla luce i fasti della storia motociclistica italiana. Tra i protagonisti, un marchio quasi dimenticato: Garanzini. L’ASI (Automotoclub Storico Italiano) porterà in mostra alcune delle preziose creazioni di Oreste Garanzini, pioniere milanese del settore.
Un genio dimenticato
Oreste Garanzini, classe 1887, iniziò la sua carriera nel mondo delle due ruote vendendo moto britanniche Verus. La sua passione lo portò presto a gareggiare, conquistando titoli italiani di velocità negli anni Venti. Ma il suo spirito creativo non si fermò qui: iniziò a modificare e preparare le sue moto, battezzandole “Veros”, per poi lanciare una produzione propria. Le sue creazioni, equipaggiate con motori Jap e successivamente con propulsori di sua progettazione, sono oggi rarità ambite dai collezionisti.
Rarità in mostra
Nello stand ASI, i visitatori potranno ammirare pezzi unici come un sidecar Veros del 1921 e due 350 Sport del 1923 e 1924, testimonianze di un’epoca d’oro dell’artigianato italiano. Domenica 30 marzo, un talk con la nipote di Garanzini, Flavia, approfondirà la figura di questo pioniere: si svolgerà alle 11 nello stand ASI.
MotòExhibition si terrà a Modena Fiere, Padiglione A con orario dalle 9 alle 19 il 29 marzo e dalle 9 alle 18 il 30 marzo. Il costo del biglietto ridotto ASI è di 15 euro e l’ingresso delle moto dovrà avvenire da “cargo ovest”.
L’evento sarà anche l’occasione per ricordare il prossimo ASI MotoShow (9-11 maggio, Autodromo di Varano de’ Melegari), che richiamerà quasi mille moto storiche da tutta Europa.
Modena Fiere si prepara a un tuffo nel passato, celebrando la passione e l’ingegno di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della moto italiana.
Photo courtesy – Museo Nicolis Villafranca di Verona
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