Europa, addio al termico arriva la musica elettrica

Immatricolazioni in calo a febbraio, ma la quota delle auto elettriche continua a crescere, conquistando il 15,2% del mercato. Le ibride sono diventate la scelta preferita dei consumatori, mentre benzina e diesel segnano un netto declino

Se le auto fossero gruppi musicali, il motore a combustione sarebbe quel vecchio trio da piano bar che una volta riempiva gli stadi ma ora si esibisce nei locali di periferia, mentre l’elettrico sarebbe la giovane promessa pop che scala le classifiche di Spotify. Ma vediamo come perché non è così semplice per il giovane musicista…

Nel febbraio 2025 le nuove immatricolazioni di auto nell’Unione Europea hanno subito una flessione del 3% rispetto all’anno precedente. La tendenza ha colpito in particolare i grandi mercati: Italia (-6%), Germania (-4,6%) e Francia (-3,3%). Solo la Spagna ha deciso di cantare fuori dal coro con un aumento dell’8,4%. Ma ciò che davvero cambia la melodia del mercato è la transizione verso l’elettrico.

BEV avanti, ma non a ritmo rock

Le auto a batteria (le BEV, per intederci) continuano la loro avanzata, conquistando il 15,2% della quota di mercato dell’UE nei primi due mesi del 2025, in crescita rispetto all’11,5% dello stesso periodo del 2024. Un incremento del 28,4% nelle vendite conferma che sempre più europei stanno abbracciando la rivoluzione elettrica, con Germania (+41%), Belgio (+38%) e Paesi Bassi (+25%) in prima linea. La Francia, invece, sembra aver premuto il freno, registrando un lieve calo dell’1,3%.

Ancora più impressionante è il boom delle ibride: con un aumento del 18,7% e una quota di mercato del 35,2%, queste vetture sono diventate la scelta preferita dei consumatori europei. La crescita è trainata da Francia (+51,4%), Spagna (+31,5%), Italia (+10,4%) e Germania (+9,8%), segno che il compromesso tra motore termico ed elettrico è una formula vincente, per ora almeno. Di contro, le plug-in hybrid stanno conoscendo un declino del 5%, soprattutto a causa dei crolli in Belgio (-65,3%) e Francia (-49,3%).

Il declino dei termici

E che dire delle auto tradizionali? Qui la musica si fa malinconica. Le immatricolazioni di auto a benzina sono calate del 20,5%, con crolli a doppia cifra in Francia (-27,5%), Germania (-24,9%), Italia (-19%) e Spagna (-13%). Peggio ancora il diesel, che segna un desolante -28% e ormai detiene meno del 10% del mercato.

La morale di questa favola elaborata sulla base dei dati forniti da ACEA, è che l’auto elettrica non è più solo un esperimento da laboratorio o un lusso per pochi. Sta diventando (anche se molto più lentamente del previsto) la nuova star della strada, mentre benzina e diesel si avviano verso un mesto pensionamento. Forse, prima o poi, finiranno in un museo accanto ai telefoni a gettoni e ai VHS. E se qualcuno sentirà nostalgia del rombo del motore, potrà sempre scaricare un’app per riprodurlo in cuffia.

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