ASI porta a Bologna il primo motore a scoppio e i miti del motorsport
Tra Alfa da Gran Premio, Delta da leggenda e una rivoluzione made in Tuscany,
Bologna si prepara a tornare capitale della passione motoristica.
Dal 23 al 26 ottobre, i padiglioni di “Auto e Moto d’Epoca 2025” ospitano il grande raduno internazionale dedicato al collezionismo storico, e l’Automotoclub Storico Italiano (ASI) fa le cose in grande.
Infatti, occupa l’intero Padiglione 25 con il suo ormai celebre ASI Village, punto d’incontro per appassionati, cultori e curiosi. Oltre venti Club Federati da tutta Italia daranno vita a un’esposizione ricca, vivace e profondamente evocativa, dove la storia dei motori prende forma davanti agli occhi del pubblico.
La vera star dello stand ASI è un oggetto che sembra arrivare direttamente da un laboratorio ottocentesco.
Si tratta del Motore Barsanti e Matteucci, considerato il primo propulsore a scoppio della storia. Realizzato in Toscana nel 1853 da Padre Eugenio Barsanti e dall’ingegnere Felice Matteucci, anticipa di quasi dieci anni il brevetto di Nikolaus Otto.
Esposto per la prima volta in un salone, questo motore “gravi-atmosferico” a tre tempi rappresenta una rivoluzione che ha cambiato il destino dell’umanità, pur restando a lungo nell’ombra.
Il progetto di riportarlo in vita nasce nel 2022 grazie al Club Moto d’Epoca Fiorentino, che ha ricostruito fedelmente il propulsore seguendo i documenti originali conservati a Firenze.
Dopo oltre 5mila ore di lavoro, la prima accensione al Museo Galileo ha segnato il ritorno alla luce di un’invenzione tutta italiana, simbolo di un ingegno che merita di essere celebrato.
La storia incontra la competizione nell’area dedicata al 75° anniversario della Formula 1.
Tra le monoposto storiche spicca l’Alfa Romeo 184T, protagonista del Mondiale 1984 con Eddie Cheever e Riccardo Patrese.
Con telaio in fibra di carbonio e un V8 turbo da 670 CV, questa monoposto Benetton-livery rappresenta l’essenza della F1 anni ’80: tecnica all’avanguardia e fascino puro.
Non poteva mancare la Lancia Delta S4, icona assoluta del Gruppo B. Quarant’anni fa, nel RAC Rally 1985, il suo debutto segnò l’inizio di un’epopea breve ma folgorante.
A lei sarà dedicato un tributo speciale durante la consegna del Premio ASI per il Motorismo Storico 2025 al due volte campione del mondo Miki Biasion, che riceverà il riconoscimento sabato 25 ottobre alle 12. Un premio anche per Giovanni Tombolato, Vicecommissario ACI, per il suo costante sostegno al settore.
Giovedì 23 ottobre alle 14.30, l’ASI Village ospiterà la cerimonia del FIVA Heritage Hall of Fame alla memoria di Flaminio Bertoni, varesino di nascita e genio dello stile Citroën (Traction Avant, DS, 2CV). Un riconoscimento che sottolinea quanto il motorismo storico sia anche cultura e bellezza, non solo tecnica.
Il programma include anche momenti di confronto sul futuro. Venerdì 24 ottobre sarà presentato ASI Circuito Tricolore 2026, mentre sabato 25 si terrà la conferenza “Turismo sostenibile e veicoli storici”, che metterà in luce il ruolo positivo del motorismo storico nella valorizzazione dei territori italiani, tra cultura, economia e ambiente.
Non solo auto: nel Padiglione 32 l’ASI celebra le due ruote del boom economico, quelle che nel dopoguerra portarono mobilità e libertà a milioni di italiani. Una sezione che farà da preludio al ASI MotoShow 2026, in programma dall’8 al 10 maggio a Varano de’ Melegari.
Come ha sottolineato il presidente ASI Alberto Scuro, eventi come “Auto e Moto d’Epoca” sono hub irrinunciabili di incontro e condivisione, capaci di attrarre un pubblico sempre più ampio e trasversale, compresi molti giovani.
Tra il rombo di un turbo anni Ottanta e la silenziosa eleganza di un motore del 1853, Bologna diventa il palcoscenico di un racconto che intreccia storia, tecnica, emozione e identità nazionale.
Perché conoscere le radici del motorismo non è nostalgia: è capire da dove veniamo per immaginare, con più consapevolezza, la strada che ci attende.
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