AUTOMOTIVE – Alla fiera del bianco

La tinta simbolo di purezza continua a svettare sicura ovunque nel mondo: è il colore di carrozzeria più richiesto, anche se qua e là spuntano colori che promettono battaglia

In fondo aveva ragione Henry Ford, quando lanciando la gloriosa “Model T” aveva ironicamente commentato che “Chiunque potrà averla in qualsiasi colore desideri, purché sia il nero”. A parte la tinta, il celebre principio mandato alla storia da uno dei padri dell’automobile non cambia di molto, perché nell’anno di grazia 2024, la gente per l’auto nuova predilige il bianco. Punto e basta.
Lo racconta, come ogni anno, l’Automotive Color Report di “Basf Coatings”, un report che rivela i più attuali trend dei colori delle auto divisi per aree geografiche.
In realtà, ovunque si vada, malgrado la scelta delle tinte ormai spazi senza remore dai colori fluo alle metallescenze assortite, il bianco tiene banco, si potrebbe dire mettendola in rima.
Sarà che tiene lo sporco meglio rispetto alle tinte scure, o che fa fine e non impegna, o ancora che è meglio del nero che in estate trasforma l’abitacolo in un fornetto su ruote, ma il bianco vergineo non teme rivali, arrivando a scavalcare un altro classico che per anni ha tenuto stretto lo scettro di tinta più apprezzata del mondo: il grigio. Che poi fosse declinato nell’argento, nel gettonatissimo canna di fucile o nel metallizzato è uguale, il paesaggio dell’automotive virava sempre sul grigio.
Al secondo posto, racconta la classifica, tiene comunque botta il nero, simbolo di eleganza per eccellenza, che relega il grigio appena citato al terzo gradino del podio. Più in basso, anche se in salita, i colori caldi come il giallo e il beige, dati in crescita nei prossimi anni. Segue poi una lunga teoria di tinte cromatiche che vanno dal blu, al rosso e al verde.
Scendendo nel dettaglio, nella cosiddetta regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), i colori acromatici vincono a mani basse da anni, passando dal 72% del 2021 all’80% del 2024. Anche qui a guidare la classifica è il bianco (27%), tallonato dal grigio (22%) e inseguito dal nero (20%), con l’underdog del beige in crescita costante.
Spostandosi negli Stati Uniti la situazione non cambia granché: bianco ovunque (29%), anche se protagonista di un calo del 5% rispetto al 2023. Idem per il nero, che si tiene stretto il secondo posto (20%) perdendo comunque per strada 2 punti percentuali. Il vero exploit, negli States, indica un significativo spostamento percentuale verso i toni del grigio che, declinato in ogni modo possibile, conquista il 20% delle preferenze e promette di fare ancora meglio nel corso dell’anno.
Per finire con l’Asia, dove i colori acromatici si confermano la scelta dell’83% dei consumatori: primo con il 38% il solito bianco, indiscusso vincitore grazie al valore simbolico di purezza. Guadagna due punti il nero, al secondo posto e, mentre salgono il blu (5%) e il rosso (3%), cominciano a farsi strada i toni pastello, guidati dal giallo (2%) e dal beige (1%).

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