Benvenuti a bordo di OMODA 3

Dimenticatevi la noiosa routine casa-lavoro e preparatevi a salire a bordo della vostra navicella personale: si chiama OMODA 3, ed è il nuovo crossover compatto con cui OMODA & JAECOO ha deciso di sparigliare le carte nel segmento più affollato del mercato.

Svelato in occasione dell’OMODA DAY

del 26 aprile 2025, l’OMODA 3 non è un’auto, è più un… esperimento interstellare su quattro ruote, un’astronave travestita da SUV urbano. Il claim è chiaro: portare lo stile futuristico e l’immaginario anime direttamente nella vita quotidiana di una nuova generazione di automobilisti. E lo fa con un linguaggio di design che più che automobilistico sembra uscito da un episodio di Gundam o Evangelion.

All’esterno è compatta, slanciata, scolpita da linee tese e grintose. Ma è dentro che l’OMODA 3 gioca tutte le sue carte più sorprendenti. Varcare la soglia dell’abitacolo è come salire a bordo del ponte di comando di una astronave: superfici in fibra di carbonio, comandi disposti con rigore militare e una console centrale che sembra pronta a lanciare razzi fotonici.

Tutto è pensato per coinvolgere i sensi, a partire dalla grafica della strumentazione digitale, che fonde icone “mecha” con interfacce da videogioco futuristico. E quando si preme il pulsante di accensione – vero tocco di genio – una voce annuncia: “3, 2, 1, ignition, go!”, scatenando nel guidatore una voglia improvvisa di decollare verso Alpha Centauri.

Il sistema infotainment è avvolgente, ipnotico e coerente con l’idea di trasformare la mobilità in una forma di intrattenimento immersivo. L’utente non è più un semplice conducente: è un pilota, un protagonista di una space-opera urbana. Ogni dettaglio è pensato per assecondare la voglia di personalizzazione, ma anche per offrire un’esperienza di guida emozionale e totalizzante.

Dalle texture delle superfici all’illuminazione ambientale, passando per il sound design e l’ergonomia, tutto nell’OMODA 3 grida “futuro”. Non un futuro algido e minimalista, ma un futuro vivido, colorato, quasi fumettistico. Perfetto per chi vuole distinguersi e vivere la macchina come prolungamento del proprio universo estetico.

Con questo modello, OMODA non si limita a presentare un crossover ma inaugura un intero ecosistema, un nuovo “O-universo” fatto di veicoli pensati per gli individualisti urbani, per i giovani esploratori di tendenze. E la strategia è chiara: proporre prodotti sempre più segmentati, su misura, dove lo stile e l’identità contano tanto quanto la scheda tecnica.

Dietro tutto questo c’è la forza industriale di Chery, colosso cinese da 1,8 milioni di veicoli l’anno e leader assoluto nelle esportazioni automotive. Con OMODA & JAECOO, Chery sbarca in Europa – e in Italia – con ambizioni chiare: essere pionieri di una nuova estetica della mobilità, capace di parlare il linguaggio delle nuove generazioni.

Certo, l’OMODA 3 non vola davvero. E no, il pulsante d’accensione non attiva i motori a curvatura. Ma ciò che fa – e lo fa bene – è risvegliare l’immaginazione, giocare con l’idea che l’automobile possa essere molto più di un mezzo di trasporto. In un’epoca in cui tutto è funzionale e razionale, un crossover che osa ispirarsi al mondo mecha, con una narrazione estetica così audace, è una boccata d’aria (spaziale) fresca.

Per alcuni sarà una provocazione, per altri un’illuminazione. Di certo, l’OMODA 3 è destinata a far parlare di sé. Perché in fondo, ogni giorno, un giovane pilota si alza, preme “start” e sogna di cambiare galassia. E da oggi, può farlo con stile.

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