CONTRO STILE 30 – AUDI vs AUDI ?
Dietro a quello che potrebbe sembrare un errore grave ci possono essere molte ragioni, a volte incomprensibili, incidentali, ma probabilmente volute.
E’ questo il caso dell’ AUDI E Concept 2025: a prima vista sembra quasi disarmonica, anonima e senza senso… ma certamente molto “cinese”. Proprio per questo crediamo che dietro al modello ci sia, senza dubbio, un “delitto premeditato”, frutto di un disegno dell’assoluto e cinico strapotere del profitto, e non solo del colosso cinese SAIC.
Proprio per questo, non credo sia il caso di parlare degli esecutori ma piuttosto dei mandanti. In questo senso l’affermazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione di AUDI AG, Gernot Döllner“…Con il debutto del marchio per modelli elettrici e intelligenti in Cina, Audi sta aprendo nuove strade per attingere ad altri gruppi di clienti esperti di tecnologia…”
mi porta a pensare, che non sia del tutto casuale. Anzi, è qualcosa di più di un sospetto che il fatto di ignorare, dimenticare e addirittura eliminare i Quattro Anelli, firma storica della AUDI, faccia parte di una strategia ben precisa, anche se magari non corretta. L’intento è quello di non confondere l’Identità dell’Originale con una fattispecie di “sottomarca” che si perderà tra le decine di Brand cinesi automotive …ovvero
A U D I (scritto in corsivo) .Quasi un marchio realizzato ad hoc per stare sul mercato in bella compagnia di BYD, CHANGAN, FIRST, DONFENG, SAIC, CHERY, NIO, GEELY, AVATR, LINK&Co, LEAPMOTOR, ZEEKR, XPENG, FENGSHEN etc.etc…
Omologato volutamente, come lo Stile, preconfezionato e noioso, fatto per rispondere ai desideri della clientela, come ammettono gli stessi autori di Audi Design:
“…il Design della E Concept 2025 è fatto su misura per la Cina…Numerosi designer che hanno progettato l’AUDI E concept lavorano da molti anni presso l’Audi Design Center di Pechino. Di conseguenza, hanno sviluppato una profonda comprensione dei codici estetici in Cina e conoscono i desideri dei clienti cinesi…”
Il risultato è davanti agli occhi di tutti, ed è innegabile che per andare incontro ad esigenze di mercato, quindi di fatturato, che si sia fatto esattamente il contrario di quello che si dovrebbe per rimanere unici, inimitabili e iconici.
Anche se i risultati di vendita, a breve, potranno essere anche positivi, non vi è certezza che cercare altre vie, molto scivolose e pericolose, sia vincente a lungo termine.
La casa dei QUATTRO ANELLI ha segnato un solco profondo nella storia dell’automobile, soprattutto nel segno della visione e del coraggio, sommando e fondendo i risultati ottenuti con innovazione, ingegneria e stile in un’unica identità Premium tra Marca e Prodotto.
Per questo sono convinto che AUDI non deve assecondare il desiderio dei clienti, ma crearlo.
Abbassare la guardia, sconvolgendo l’architettura, le proporzioni e lo stile del Design AUDI sarebbe davvero un grande rischio.
Al di là del mercato cinese, sono convinto che Massimo Frascella, un bravo professionista arrivato da Range Rover, sarà, con il suo Team e il suo bagaglio culturale, sicuramente ispirato, capace e ostinato a portare avanti la grande storia, senza tempo, dello straordinario Design AUDI.
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