CONTRO STILE 31 – La Sapienza senza tempo
“…Fin dall’antica civiltà egizia è stato dimostrato, attraverso il ritrovamento di disegni che illustravano la copertura delle tombe, un corretto utilizzo, nella quasi totalità, delle proiezioni ortogonali, le relative sezioni X Y Z e dell’assonometria…” ( da Wikipedia )
Questa breve premessa ha l’obiettivo di spiegare le varie deviazioni e alterazioni negative osservate attualmente nella metodologia utilizzata per giudicare la validità di un progetto.
Nel Car Design di oggi la figura professionale del “progettista stilista”, con la sua visione e la sua creatività umanistica, ha perso valore. Oggi il primo bozzetto, sotto forma di “figurino” in scala, tecnico/artistico, quello che sintetizza un’idea, è completamente scomparso. Per concretizzare e approfondire un concetto non viene più data alcuna importanza ai principi di geometria descrittiva, necessari per definire le dimensioni, la semantica e l’esattezza della forma desiderata.
Oggi, per sviluppare velocemente immagini definite “emozionali”, dopo uno o due schizzi si ricorre subito al “Photoshop”. Anzi, ancora peggio, ci si affida direttamente alla AI, la cosiddetta Intelligenza Artificiale pronta apparentemente a risolvere ogni problema.
Così facendo, però, si arriva ai minimi storici – se non addirittura allo zero assoluto- dell’introspezione.
Nella maggior parte dei casi, si ha la pretesa che i Centri Stile interni alle aziende, o magari qualche “sfortunato” Studio di Design esterno, sfornino centinaia di disegni entro 2/3 giorni al massimo. Il tutto sulla base di un briefing, spesso fotocopiato da un altro precedente o addirittura suggerito da agenzie di cosiddetti “creativi”. Si richiedono immagini omogenee e futuristiche in una prospettiva predefinita, pseudo realista, ma – fate bene attenzione – identiche come tratto, colore e riflessi e, naturalmente, con lo stesso background. Non c’è più spazio per la profondità di un pensiero, la qualità di una proposta concettuale, che solo in seguito si traducono in un disegno. Non viene attribuita alcuna importanza alla corrispondenza tecnica, costruttiva e normativa.
Ne nasce una falsa competizione tra designer, allo scopo di creare un “puzzle di idee”, che, con l’aggiunta di qualche frammento di pensiero differente, è destinata a diventare la proposta finale. Ma è quasi sempre priva di sapore ed equidistante dalla centralità di un’ idea, comunque mai inseguita, mai ricercata.
Siamo in molti, dico io per fortuna, a pensare in modo diverso. In realtà bisogna concedersi più tempo. Dopo uno “schizzo” veloce, a molti spesso quasi incomprensibile, si deve lasciar maturare l’idea, il concetto, a volte il colpo di genio. Bisogna inseguire, tra i mille meandri della mente, un’unica, ostinata e convinta proposta.
Nella storia dell’automobile, tutti i capolavori, icone straordinarie che hanno fatto la storia, sono nate da un’unica idea forte, senza mai “deragliare” verso territori infidi e pericolosi o essere dettate dal “canto delle sirene” delle nuove tecnologie. Il futuro esiste, ed è dietro la porta: non è solo nei sistemi sempre più infallibili, sofisticati e potenti, ma è presente , e lo sarà sempre di più in quel contrasto con …la Sapienza senza tempo della profondità dell’anima, che agita la mente e il cuore…
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Giorgetto Giugiaro
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Marcello Gandini
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Ercole Spada
Non trovo parole per giudicare quanto espresso….
Una sintesi straordinaria.
Grazie!!
La sapienza senza tempo sgorga da anime che hanno vissuto il tempo delle fatica e dell’ideazione adatta ai tampi. Oggi si vive senza tempo. Viviamo l’effimero sperando che la ruota giri tornando verso i tempi del pensiero.