CONTRO STILE 39 – COUNTRYMAN… MINI / MAXI

Nel 1956 la crisi di Suez aveva causato in Europa uno scarso approvvigionamento di carburanti, con relativo incremento dei prezzi. Nel Regno Unito tale situazione aveva enormemente penalizzato la vendita di vetture utilitarie tradizionali.

Il presidente della British Motor Corporation, George Harriman, affidò ad Alec Issigonis il compito di mettere mano al progetto di un’utilitaria dai consumi ridotti. Nacque, così,  una piccola vettura, dotata del motore a 4 cilindri già utilizzato per la Austin A35.

Il geniale Sir Alec Issigonis progettò un modello di auto (che gli darà fama universale)  per 4 persone lunga 3.03 mt. con carrozzeria a 2 volumi / 2 porte, che adottava una nuova concezione di motore anteriore trasversale a trazione anteriore.

Battezzata Mini-Minor, l’auto venne presentata al pubblico il 26 agosto del 1959, con marchi Austin e Morris. Disponibile negli allestimenti Standard e De Luxe, rimase in produzione fino al 2000.

Nel 1960 venne lanciata la versione familiare della MINI, con passo allungato, portellone a doppio battente, finiture in “listelli in legno”. La nuova versione, disponibile nella versione Austin (Seven Countryman) e Morris (Mini Minor Traveller), venne affiancata l’anno successivo da quella con carrozzeria interamente in metallo.

All’inizio del 1994 BMW acquisì il Gruppo Rover, proprietario del Marchio MINI. La casa tedesca già dai primi anni Novanta stava cercando di ampliare la propria gamma auto con l’aggiunta di una utilitaria “premium”, creando allo scopo una serie di Concept Car.

BMW, dopo una lunga gestazione, vide nella MINI l’opportunità di creare una vettura compatta con una storia unica e famosa. Cominciarono, così, a prendere forma i progetti di una nuova gamma con il Marchio MINI.

 

La seconda generazione MINI,  sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001. Nel 2007 la terza generazione della Mini, torna finalmente ad avere una gamma completa di modelli, con le versioni Clubman, Countryman, Coupé e Roadster  che si aggiungono negli anni seguenti.

Da MINI a MAXI

La MINI Crossover è una Mini particolare. Pur con dimensioni maggiori, essa conserva quasi integralmente l’iconografia del modello originale, rispettando le caratteristiche fondamentali della sua antenata.

La MINI Countryman di terza generazione è stata sicuramente una scelta, che definiamo “obbligata” se vogliamo essere realisti, dovuta più che altro al successo di mercato dei SUV, sempre più richiesti. Una “size impression” quasi fuori scala e ai margini dell’identità di prodotto MINI.

Con 4,43 metri di lunghezza,1.65 di altezza e 1.84 di larghezza si presenta con 5 porte e uno stile che tradisce l’essenzialità a favore del decoro e dell’over design.Una scelta estetica che allontana l’”Heritage” del Brand, assumendo toni espressivi più vicini alle discutibili tendenze di oggi.

 

Il frontale, “la faccia” per intenderci, è stravolta e sfigurata dalle dimensioni senza senso della calandra, mentre la sostituzione dei fari ellittici con gruppi squadrati diluiscono l’effetto simpatia MINI. Il posteriore, orfano della porta a due battenti, è molto rastremato per l’aerodinamica, separando nettamente la “green house” dalle fiancate, così da aumentare l’altezza visiva anche con il contributo dei fanalini verticali.

Sulla fiancata, composta da superfici pulite e da due passaruota marcati, che sono parte della carrozzeria più attinente alla filosofia MINI, spicca il montante C pendente dal padiglione, come un frutto maturo, su un vetro / lunotto avvolgente che toglie robustezza e solidità.

In conclusione, assistiamo a una metamorfosi dimensionale/formale causata dalle tendenze, dalle sinergie e dalle economie di scala del momento, non dalla razionalità di prodotto.

Come un gregge di pecore siamo costretti a seguire le esigenze di un mercato completamente omogeneizzato, tendente più all’apparire che alla ragione dell’essere consapevoli di quello che stiamo acquistando.

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *