CONTRO STILE 42 – Alla scoperta dell’oscuro segreto del Conte Dracula
Negli ultimi anni, molte case automobilistiche, influenzate dalle dinamiche delle sottoculture emergenti e dalla crescente presenza dei social media, hanno adottato la tendenza a conferire ai veicoli un design dal carattere marcatamente aggressivo. Questa scelta stilistica si riflette sempre più frequentemente nelle soluzioni estetiche proposte, che, a volte, ricordano personaggi spaventosi o addirittura vampiri.
I frontali con una particolare conformazione da “faccia” bellicosa e i due elementi laterali prominenti, simili a canini, contribuiscono a creare una deformazione anatomica accentuata. Un’iconografia specifica, spesso utilizzata e richiesta nei film dell’orrore. Il diffondersi di questo pensiero è alimentato dal marketing, da “sceneggiatori” della comunicazione e designer in cerca di maggiore visibilità. L’IA ne è l’esecutrice principale e manipolatrice.
Ecco scoperto il segreto del cosiddetto “Dracula design”, che risiede nella proliferazione di soluzioni e proposte poco convincenti o, più precisamente, apparentemente convincenti per i consumatori, i quali spesso confondono l’autenticità estetica con semplici sillogismi logici.
Si tratta di una tendenza diffusa che può avere significativi effetti psicologici collettivi sull’individuo, inducendo una ricerca costante di un’estetica appariscente e condivisa, spesso priva di reale utilità.
Da un punto vista tecnico, aerodinamico e di puro design, i convogliatori d’aria sul frontale di un’auto sono il risultato di una sintesi molto ponderata volta alla ricerca della migliore prestazione. L’intervento stilistico non dovrebbe, quindi, generare un “fake”, bensì favorire la performance richiesta con una soluzione estetica integrata.
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