HERITAGE – Un’Alfa Romeo di Formula 1 torna a vincere… ma questa volta ai box!

La 184T del 1984 ha vinto il premio “Best of Paddock” all’evento “ASI in Pista Spring Experience”, che ha celebrato il motorismo storico con oltre 130 vetture e ha anche promosso l’uso di bio-benzina per ridurre le emissioni

Chi l’avrebbe mai detto? Dopo decenni lontano dai riflettori delle competizioni ufficiali, un’Alfa Romeo di Formula 1 ha conquistato un premio prestigioso. No, non sul circuito di Montecarlo o Monza, ma tra le vetture storiche dell’evento “ASI in Pista Spring Experience”. Protagonistal’Alfa Romeo 184T del 1984, incoronata “Best of Paddock” al termine di una giornata all’insegna della passione per il motorismo storico.

Emozioni al circuito Tazio Nuvolari

L’Automotoclub Storico Italiano (ASI) ha scelto il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (Pavia) per questa speciale edizione “Spring Experience”, trasformando il tracciato in un vero e proprio museo dinamico della velocità. Oltre 130 vetture da corsa e stradali hanno invaso il paddock, offrendo a collezionisti e appassionati la possibilità di liberare i cavalli in tutta sicurezza.

L’evento ha proposto turni di giri liberi suddivisi tra auto stradali e bolidi da competizione, spaziando tra Turismo, Formula, Sport Prototipi e Rally. Non solo adrenalina in pista, ma anche certificazioni storiche: ASI ha infatti organizzato una sessione di omologazione per il rilascio di Certificati di Rilevanza Storica e di Identità alle vetture più iconiche.

Una monoposto dal passato glorioso

A rubare la scena è stata senza dubbio lei: l’Alfa Romeo 184T, una monoposto dal fascino inconfondibile che nel 1984 corse nel Mondiale di Formula 1 sotto i colori Benetton, guidata dall’americano Eddie Cheever e da Riccardo Patrese. Dotata di un telaio in fibra di carbonio e di un V8 sovralimentato da 670 cavalli, la 184T continua a far battere i cuori degli appassionati.

Premi per tutti i gusti… e per tutte le ruote

Oltre all’Alfa Romeo 184T, altre mitiche vetture hanno ricevuto riconoscimenti, questi tutti i premi assegnati.

Regina della pista: March 772 Formula 2 del 1977

Regina dei rally: Lancia Rally 037 Gruppo B del 1984

Dalla strada alla pista: Alfa Romeo 156 Super2000 del 2004

Youngtimer: Saab 9000 Turbo del 1996

Rally per tutti: Opel Kadett GT/E del 1976

Pista per tutti: Alfa Romeo Alfasud Ti Trofeo del 1976

Grandi firme: Alfa Romeo GT Junior Zagato del 1970

Un premio speciale è andato a un’icona del motorismo popolare, la Fiat 500 F del 1968, emblema di un collezionismo che non si misura solo in cavalli e cilindrate, ma in pura passione.

Un occhio all’ambiente, il futuro è bio

La manifestazione non ha guardato solo al passato, ma anche al futuro. Molti partecipanti hanno aderito al programma “ASI Net Zero Classic”, utilizzando bio-benzina di seconda generazione per ridurre le emissioni. Il risultato? Ben 360 litri di carburante Sustain Classic 80 distribuiti gratuitamente, con un risparmio di 674 kg di CO2.

Tra motori ruggenti, curve affrontate con grinta e aneddoti da veri appassionati, “ASI in Pista Spring Experience” si è rivelata una festa della velocità e della storia dell’automobile. E se l’Alfa Romeo 184T è tornata a vincere, anche solo nel paddock, è la dimostrazione che il fascino del motorsport non ha età. Dopotutto, chi ha detto che la gloria si misura solo con la bandiera a scacchi? A volte, basta il rombo di un motore a riportare in vita la leggenda!

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