MOBILITA’ – Arriva il primo quadriciclo ad aria compressa
Un ingegnere francese ha perso anni di vita inseguendo l’idea di un quadriciclo su cui ha sostituito tutte le parti rigide del telaio con altrettanti tubolari gonfiabili
A Benoît Payard, ingegnere 47enne appassionato di mobilità sostenibile, è bastato osservare un materassino da spiaggia con l’occhio giusto per immaginare come avrebbe impegnato i mesi a venire.
Chiuso nel suo garage-laboratorio, Payard ha provato e riprovato fin quando è riuscito a tirare fuori quello che ha ribattezzato “AirNAM Scorpio”: il primo quadriciclo gonfiabile nella storia della mobilità.
Lo sforzo, ammette il tenero Benoît, è stato immaginare di sostituire tutte quelle parti che in un normale quadriciclo sono in plastica, metallo o fibre rinforzate con dei tubolari in grado di diventare rigidi grazie all’aria pompata dentro. Un’impresa niente affatto semplice, fatta di innumerevoli test e relativi ammosciamenti improvvisi dello scooter ad aria compressa.
Benoît, che studiato all’École catholique d’arts et métiers (Ecam), una scuola di ingegneria di Lione, per poi fare esperienza nella microelettronica e nell’energia solare, ricorda ancora come è nata l’idea: “Ero in Messico quando ho effettuato il primo test con un tappetino da yoga per piscine e una sedia a sdraio gonfiabile”.
Ma l’idea in qualche modo era giusta, visto che la giuria dell’edizione 2024 del “Concours Lépine”, una sorta di palestra dell’ardimento per inventori nato nel lontano 1901 dalla fantasia dell’ex prefetto parigino Louis Lépine, ha deciso di premiare l’AirNAM con la medaglia d’oro.
Per Benoît una botta di adrenalina che gli ha messo ancor di più la voglia di migliorare il progetto aggiungendo un piccolo motore elettrico Valeo da 15 kW che si ricarica grazie ad alcuni pannelli fotovoltaici, ovviamente ripiegabili come il resto del quadriciclo, o non ci sarebbe stato gusto.
Quando ha pensato che più di così da solo non potesse fare, Benoît ha presentato il progetto che gli ha tolto il sonno per anni alla “Fabrique des Mobilitiés”, che ha accettato di collaborare mettendone in produzione una piccola serie, tanto per vedere l’effetto che fa. “Inizialmente pensavo di rivolgermi al settore turistico, come i parchi, i campeggi, i campi da golf, le spiagge e l’industria alberghiera all’aria aperta”. L’idea è quello di lanciarlo puntando ai mercati di nicchia, come i camperisti o i diportisti che hanno necessità di un mezzo per spostarsi durante le soste.
In Francia, grazie alla presenza dei pedali il quadriciclo AirNAM è omologato come veicolo di categoria 1 e può trasportare due adulti e due bambini raggiungendo una velocità massima di 25 km/h.
Dotato di un piccolo generatore d’aria, né più e né meno di quelli utilizzati per le piscine da giardino, l’AirNAM può essere sgonfiato e trasportato diviso in tre borse studiate appositamente per contenere tutto il necessario.
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