NONSOLOAUTO – Motori a tutto vapore (acqueo) con la soluzione a idrogeno di JCB

L’azienda inglese ha ottenuto la certificazione europea per il suo innovativo motore a combustione interna alimentato a idrogeno, un passo cruciale verso la transizione ecologica nel settore delle attrezzature pesanti

La JCB è una società leader nella produzione di attrezzature per l’edilizia e l’agricoltura: un suo innovativo motore a combustione interna alimentato a idrogeno (H2 ICE), la cui commercializzazione è stata recentemente approvata, potrebbe fare la storia nel settore dei motori. Questo traguardo rappresenta un significativo passo verso la transizione ecologica nel settore delle attrezzature pesanti, puntando a un futuro a zero emissioni.

Fondata nel 1945 a Uttoxeter (cittadina inglese tra Birmingham e Manchester) per produrre rimorchi agricoli ribaltabili, l’azienda è cresciuta passando da piccola impresa individuale a marchio globale fino a diventare una realtà internazionale nel campo della produzione di macchinari pesanti. Oggi, JCB ha 22 stabilimenti in quattro continenti, 11mila dipendenti e una rete di oltre 750 concessionari distribuiti in tutto il mondo.

L’azienda sta investendo nello sviluppo di tecnologie che possano accompagnare i propri clienti verso la sostenibilità delle loro attività, per adeguarsi ai nuovi requisiti produttivi e di emissioni.

Tornando al motore H2 ICE, sono undici le autorità europee che hanno concesso la certificazione necessaria per la sua commercializzazione, aprendo la strada alla sua distribuzione in tutto il continente. Tra i primi enti a dare il via libera, le autorità di Paesi Bassi, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Finlandia, Svizzera e Liechtenstein. Entro il 2025 si prevede che altri Paesi seguiranno questo esempio, ampliando ulteriormente la portata commerciale di questa tecnologia rivoluzionaria.

Dietro il successo del motore a idrogeno di JCB c’è l’investimento di 100 milioni di sterline (circa 120 milioni di euro) e oltre tre anni di ricerca intensiva. Un team di 150 ingegneri specializzati ha dedicato i propri sforzi esclusivamente a questo progetto, portando alla realizzazione di 130 prototipi che sono stati sottoposti a rigorosi test in condizioni reali, dimostrando la loro efficacia in una vasta gamma di applicazioni, tra cui sollevatori telescopici e gruppi elettrogeni.

Il motore a combustione interna a idrogeno rappresenta un caso unico nel panorama tecnologico attuale. Utilizza l’idrogeno come combustibile principale, bruciandolo all’interno di un motore termico tradizionale per generare energia meccanica. Questa scelta consente di mantenere una struttura tecnica simile ai motori diesel, ma con un’emissione di gas serra pari a zero. Il processo di combustione dell’idrogeno produce infatti come unico sottoprodotto vapore acqueo, eliminando completamente le emissioni inquinanti.

L’H2 ICE si distingue anche per la sua scalabilità economica: a differenza delle soluzioni elettriche basate su batterie che richiedono infrastrutture costose e materiali critici, per esempio il litio, il motore a idrogeno utilizza componenti già presenti nella filiera produttiva dei motori termici, rendendolo un’alternativa accessibile per il mercato delle attrezzature pesanti.

Durante i test, il motore a idrogeno di JCB ha dimostrato prestazioni equiparabili ai tradizionali motori diesel, garantendo al contempo un impatto ambientale nullo. Questa tecnologia non solo soddisfa le esigenze di potenza e affidabilità richieste dai macchinari pesanti, ma apre anche nuove opportunità per l’intero settore, inclusa una possibile applicazione futura nell’industria automobilistica.

Con l’approvazione del motore H2 ICE, JCB si pone all’avanguardia nella corsa verso la sostenibilità. La combinazione di innovazione tecnologica, prestazioni avanzate e rispetto per l’ambiente potrebbe rivoluzionare non solo il settore dell’edilizia e dell’agricoltura, ma anche ispirare nuove soluzioni per altre industrie. Grazie a questa tecnologia, il sogno di un mondo a emissioni zero appare oggi un po’ più vicino.