NORME – Niente casco? Spiacenti, niente benzina
Il governo greco ha deciso di usare le maniere forti contro un malcostume dilagante: l’abitudine dei motociclisti di non indossare il casco anche se obbligatorio per legge
In Grecia, come ormai in buona parte del mondo, per chi guida moto, scooter e quadricicli è obbligatorio indossare il casco. Ma i greci, che alle regole sono sempre un po’ refrattari, preferiscono fare senza, specie quelli che abitano nelle isole, dove secondo una scusa assai comune gli spostamenti sono così brevi da renderlo inutile, oltre che un inutile spreco di tempo. A parte le statistiche, che smentiscono miseramente un’abitudine che ormai stava per diventare quasi tollerata, il governo ellenico guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis – appassionato motociclista – ha deciso di usare le maniere forti, tirando fuori dal cilindro un provvedimento che, se sarà approvato dal Parlamento, non sembra avere eguali al mondo.
In pratica, ai motociclisti che si presentano al distributore di benzina senza casco sarà vietato rifornirsi, e ai benzinai sarà assegnata l’autorità necessaria per decidere chi potrà fare benzina e a chi invece sarà vietato. Una decisione che ha fatto scattare immediata la protesta della categoria, che oltre a tenere le conseguenze per l’incolumità personale, ricorda quanto certe norme andrebbero fatte rispettare dalle forze dell’ordine e non pretese da chi davanti alla legge è un semplice commerciante.
Il provvedimento che modifica il codice della strada, fortemente voluto dal ministro della salute Adonis Gerogiadis e dal collega del ministero dello sviluppo Takis Theodorikakos nasce, come accennato, da una norma bellamente ignorata dal 23% dei motociclisti greci, malgrado l’altissimo numero di mezzi a due ruote circolanti e l’altrettanto alto tasso di incidenti con gravi conseguenze proprio per la mancanza della protezione: una stima assai recente, diffusa per spiegare la proposta di legge, ricordava che il 38% delle vittime complessive della strada è rappresentato da motociclisti che viaggiavano senza casco.
Ribattezzata “No helmet, no fuel”, tanto perché sia comprensibile anche per i milioni di turisti che ogni anno invadono le località di villeggiature greche, la norma è stata descritta in Parlamento come “Un problema che ha anche radici culturali e psicologiche, poiché “i motociclisti sono per lo più giovani, in un’età in cui si sentono invincibili”.
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