RACING – Ferrari 296 Speciale, adrenalina in purezza

Svelata la nuova creatura della galleria di “cattive e corsaiole”: una berlinetta ibrida che butta fuori 880 CV e raggiunge i 330 km/h. Disponibile in versione Spider o cabrio a prezzi da tachicardia

In fondo, a stupire di più di una Ferrari sono sempre i numeri, le cifre. E quelli della nuovissima 296 Speciale, vivaddio, non smentiscono la teoria: l’equivalente di 880 CV per provare l’ebbrezza dei 330 km/h di velocità massima, ma solo dopo aver coperto la leggendaria accelerazione 0-100 in 2,8 secondi e la 0-200 in 7 netti. Non è un caso se Enrico Galliera, chief marketing e commercial officer Ferrari, l’ha definita “La vettura più divertente mai realizzata a Maranello”.

Erede della nobile stirpe delle creazioni speciali Ferrari, dinastia di vetture create per solleticare l’adrenalina a cui appartengono di diritto la 360 Challenge Stradale, la 488 Pista, la 430 Scuderia e la 458 Speciale, la nuova berlinetta si piega all’ibrido abbinando al V6 3 litri da 700 CV un elettrico che ne aggiunge altri 180, oltre a 315 Nm di coppia massima regalati dalla nuova posizione “Qualify”, che si aggiunge a Hybrid e Performance sull’eManettino, portando in dote la botta vitaminica dell’extraboost.

Pesi e aerodinamica, grazie alla preziosa esperienza nel motorsport, hanno permesso di aggiungere 50 CV alla variante standard del powertrain, ma anche di lavorare sulle side wings posteriori, che con la collaborazione dell’Aero Dumper e dell’ala mobile con tre posizioni, aumentano il carico del 20%, mentre l’uso a mani basse del carbonio per gli interni e la cura dimagrante al titanio del gruppo motore hanno permesso un risparmio di 60 kg circa sui 1.410 totali.

Un peso degno di una prova costume raggiunto anche grazie ai nuovi sedili racing, dimagriti di 5 kg, e i pannelli delle porte in blocco unico di carbonio.

Oltre alla Spider, la 296 Speciale debutta anche in versione cabrio, chiamata “Speciale A”, impreziosita da un hard top retrattile a cui bastano 14 secondi per mostrare o nascondere il cielo. Debutto di lusso anche per il nuovo “Verde Nürburgring”, un verde intenso attraversato da fasce longitudinali che toglie ogni dubbio a chi ancora ne aveva qualcuno.

Il volante – si precisa per dovere di cronaca – è ovviamente da corsa, così come le tarature dei controlli elettronici, le sospensioni, l’abbassamento di 5 mm di molle e ammortizzatori e la presenza di pneumatici innamorati della pista, i nuovissimi Michelin Pilot Sport Cup 2. A completare un quadretto che vale dosi massicce di emozione il cambio a doppia frizione a otto rapporti, reso ancora più veloce nella cambiata, e l’impareggiabile sound degli scarichi. Per toccare il paradiso non serve altro, a parte un paio di quisquiglie: i 407mila euro necessari per la Spider o i 462mila per la versione scoperta.

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