“Sharing Historic Car Knowledge”, quando i miti dei motori vanno a scuola

Chi non ha mai sognato di alzare la mano in classe e chiedere a Miki Biasion o a Emanuele Pirro come si vince un mondiale? O di farsi raccontare da Mike Robinson come nasce il design di un’auto leggendaria? Beh, per oltre 1.400 studenti italiani, questo sogno è diventato realtà grazie al progetto Sharing Historic Car Knowledge della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.

Giunto alla quarta edizione e sostenuto da Camera di commercio di Torino, ACI e ACI Storico, questo ciclo di incontri ha portato nelle scuole e università la cultura dell’auto sportiva storica, coinvolgendo nomi che hanno scritto pagine epiche del motorsport e del car design. Il programma? Una vera e propria full immersion tra workshop, lezioni e confronti con grandi campioni e designer.

Tra i momenti più intensi di quest’anno, il dialogo intergenerazionale tra Emanuele Pirro – cinque volte re della 24 Ore di Le Mans – e suo figlio Goffredo, ingegnere in Formula 2. Una chiacchierata che ha sollevato molto interesse tra gli studenti del Politecnico di Torino, mostrando come la collaborazione tra piloti e tecnici sia il cuore pulsante dell’innovazione.

E non finisce qui. I designer di Stellantis, arrivati dalla sede francese di Vézelay, hanno acceso la creatività degli studenti dello IED con un workshop sui segreti del design automobilistico. Poi, tra un aneddoto e un disegno, Mike Robinson – creatore di progetti come la Fiat Bravo e la Jaguar B99 – ha dimostrato quanto la bellezza e la funzionalità di un’auto nascano sempre da un sogno… e da tanta, tanta matita!

Il progetto ha confermato ancora una volta la sua forza: unire la passione per la storia dell’auto sportiva con lo slancio verso il futuro. Un obiettivo che la Fondazione Gino Macaluso persegue anche mettendo a disposizione la propria collezione di vetture storiche e l’officina meccanica, dove ogni restauro è un atto d’amore per la tecnica e la cultura automobilistica.

In un mondo che corre sempre più veloce, Sharing Historic Car Knowledge ci ricorda che guardare al passato non è mai tempo perso. Anzi, è un modo per dare valore alle esperienze, alla dedizione e all’ingegno che hanno plasmato il nostro presente. Perché, in fondo, la storia dell’auto è fatta da persone che non hanno mai smesso di credere nella potenza dei sogni… e delle quattro ruote.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *