Vai Luca, qualunque cosa farai sarà un successo!

Un comunicato ufficiale del Gruppo Renault informa che Luca De Meo lascia la Casa francese

Boulogne-Billancourt, 15 giugno 2025 – Dopo 5 anni alla guida del Gruppo Renault, Luca De Meo ha annunciato la sua decisione di dimettersi e intraprendere nuove sfide al di fuori del settore automobilistico. Il Consiglio di Amministrazione, convocato dal suo Presidente Jean-Dominique Senard, ha espresso la sua gratitudine a Luca De Meo per il risanamento e la trasformazione del Gruppo Renault e ha accettato che le sue dimissioni saranno effettive dal 15 luglio 2025. Luca De Meo continuerà a svolgere i suoi compiti fino a quella data. Il Consiglio di Amministrazione ha avviato il processo per nominare un nuovo Amministratore Delegato sulla base del piano di successione già definito. Il Consiglio di Amministrazione ha espresso fiducia nella qualità e nell’esperienza del team di gestione per continuare e accelerare la strategia di trasformazione del Gruppo Renault in questa nuova fase.”

Ma chi è Luca De Meo?

Nato a Milano il 13 giugno 1967 da genitori pugliesi, è uno dei dirigenti d’azienda nel settore automobilistico più quotato al mondo, con una carriera strepitosa nelle quale ha ricoperto incarichi sempre più importanti in Toyota, nel gruppo Fiat, nel gruppo Volkswagen e nel gruppo Renault. Ha vissuto in dodici Paesi e parla cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo). Un vero esempio di “cervello in fuga”.

Iniziò la sua carriera professionale presso la filiale italiana di Renault, dove lavorò dal 1992 al 1998, per poi essere chiamato alla casa madre in Francia; successivamente si trasferì alla filiale europea di Toyota.

Nel 2002 tornò in Italia entrando nel gruppo Fiat, come responsabile del marchio Lancia; in seguito fu “scoperto” da Sergio Marchionne che lo nominò dapprima CEO del brand Fiat e poi di Alfa Romeo. Ha anche ricoperto i ruoli di direttore marketing del Gruppo, dal 2007 al 2009, e di CEO di Abarth.

Proprio Marchionne lo volle nel gruppetto soprannominato dai media “i ragazzi di Marchionne” del quale oltre a De Meo facevano parte Giovanni Perosino, il compianto Fabrizio Longo, Antonio Baravalle e Flavio Manzoni.

A capo del progetto fu artefice del successo della 500, che fu considerata la salvatrice di una Fiat in profonda crisi.

Con Marchionne non era facile convivere, per cui dopo anni di risultati sempre più eccezionali, il rapporto si guastò, forse proprio per colpa della grande (troppa?) visibilità che aveva questo ragazzo molto amato dai media internazionali.

Era ora di cambiare aria, per cui nel 2009 passò a far parte del gruppo Volkswagen in qualità di direttore marketing dell’intero Gruppo; successivamente nel 2012 passò al marchio Audi come membro del consiglio di amministrazione responsabile di vendite e marketing.

Nel 2015, divenne presidente del comitato esecutivo di SEAT, nell’ambito dello stesso Gruppo tedesco. Nei cinque anni trascorsi in Spagna risanò le finanze del marchio e ne sviluppò la presenza in America Latina, ampliandone peraltro la gamma con l’entrata nel segmento degli Sport Utility Vehicle.

Nel 2018 fu fautore della promozione del brand Cupra, inizialmente una divisione interna di Seat, a marchio a sé stante. L’anno seguente, sotto la gestione di De Meo Seat registrò il record di vendite.

Nello stesso periodo De Meo fece anche parte del consiglio di amministrazione della filiale spagnola del gruppo tedesco, dal 2015 al 2020 fu inoltre membro dei consigli di sorveglianza di Ducati e Lamborghini. Lasciò Seat e il Gruppo tedesco nel gennaio 2020.

Ancora un salto straordinario: il 1º luglio 2020 viene nominato CEO del gruppo Renault.

Chiamato a seguire il processo di ristrutturazione di un’azienda in forte crisi, l’operato di De Meo si focalizzò soprattutto sulla transizione elettrica della gamma Renault; in tal senso, all’interno del Gruppo ci fu la nascita di Ampere, nuova divisione dedicata alle auto elettriche. Rivide inoltre la strategia di marketing dell’azienda nelle competizioni, con la promozione di Alpine il marchio del Gruppo attivo nelle gare.

In questo periodo è artefice di un altro successo internazionale con il brand Dacia che con il rinnovamento totale della gamma conquista le graduatorie europee delle vendite.

Dal 2023 come Presidente di ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, si fa promotore per una limitazione alla deindustrializzazione e delocalizzazione del settore automotive europeo, in particolare di fronte alla concorrenza degli Stati Uniti e della Cina, oltre alla necessità di sostenere la “mobilità elettrica” e di garantire la “creazione di valore aggiunto e posti di lavoro”, in modo particolare in Europa.

Ne ha fatta di strada quel ragazzo che si presentò nei tetri uffici di Mirafiori con gessato grigio e brillantina sui capelli. Un pezzo di questa strada l’abbiamo fatta insieme nel periodo più buio dell’automotive italiano. Luca proprio in questo periodo, sempre ottimista, ci ha accompagnato fuori dal tunnel con semplicità e infinita competenza.

Ed oggi ci sorprende di nuovo con una scelta molto coraggiosa, dicendo a tutti che probabilmente si è stufato di questo mondo a quattro ruote e che è pronto per una nuova sfida…

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