Varano a manetta, quando la storia va a due tempi (e a due ruote)
Dal 9 all’11 maggio il circuito di Varano de’ Melegari si trasforma in una macchina del tempo per motociclisti. Tra parate leggendarie, mostre tematiche e grandi campioni, ASI MotoShow celebra la storia delle due ruote con passione e rombo autentico
Motori accesi, cuore a mille e una pista pronta a far rivivere oltre un secolo di storia su due ruote. La nostalgia non odora solo di vecchi carburatori, per scoprirlo basta recarsi dal 9 all’11 maggio, presso l’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari, trasformato in una macchina del tempo… a due ruote.
Infatti, come già annunciato su Autologia, sta per tornare ASI MotoShow, la manifestazione dell’Automotoclub Storico Italiano che fa sfrecciare sul presente la storia (rombante) del motociclismo mondiale. Alla sua 22ª edizione, l’evento promette come sempre emozioni a giri altissimi: centinaia di moto storiche in pista, mostre tematiche, parate, grandi campioni da incontrare e quell’inconfondibile odore di passione autentica che nessuna app potrà mai replicare.
Dalle “sottocanna” anteguerra alle sfrenate 125 degli anni Novanta, passando per sidecar militari, moto da gara e ciclomotori che hanno segnato generazioni, ASI MotoShow mette in scena la storia delle due ruote come un film… ma con il rombo vero.
Tra i protagonisti più attesi: Honda e Yamaha, che porteranno gioielli da esposizione e bolidi da pista. Sabato 10 occhi puntati sulla leggendaria Honda NR 750 “oval piston” e sulla parata delle Honda 125 due tempi. Ma non è finita: Yamaha festeggia i suoi 70 anni con la mitica YA-1 e una vera chicca per i nostalgici della velocità, l’incontro con “re” Giacomo Agostini, che scenderà in pista domenica 11 alle 13:30 in una parata da brividi.
C’è chi ha vinto tutto e chi ci è andato vicino, ma tutti hanno lasciato il segno. A Varano arriveranno leggende come Pierpaolo Bianchi, Marco Melandri, Danilo Petrucci, Eugenio Lazzarini e Carlos Lavado, solo per citarne alcuni. E poi quei nomi che gli appassionati pronunciano con la stessa devozione di un tifoso davanti alla sua moto: Baldé, Bonera, Blatter, Rigal… un vero dream team su due ruote.
A ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ASI MotoShow dedica una mostra alle moto militari e alle forze dell’ordine. Guzzi, Benelli, BSA, BMW e le indimenticabili Harley WLA: le due ruote che hanno “combattuto” tra fango, asfalto e libertà. Dimenticate il cromato, qui si parla di vernici opache e motori indistruttibili.
C’è poi spazio per la leggerezza dei ciclomotori, quei “cinquantini” che ci hanno insegnato a sognare già a 14 anni, e per le rabbiose 125 che, tra gli anni Ottantya e Novanta ci hanno fatto sentire piloti anche solo nel tragitto casa-scuola. Sabato alle 13.30, scatta la parata in loro onore. Spoiler: l’adrenalina è garantita.
A colorare il paddock ci penserà anche la leggendaria “nuvola arancione” della Laverda, con parate, mostre e una conferenza imperdibile domenica mattina sulle origini della mitica 500 Formula.
Il Team Ducartist porta a Varano un’esposizione che farà battere forte il cuore dei ducatisti: dalla Special alla MotoGP, passando per le versioni endurance, ogni esemplare racconta l’evoluzione di un mito tutto italiano.
Infine, con il progetto ASI Green, l’Automotoclub Storico Italiano sperimenta la bio-benzina di seconda generazione sui veicoli storici. I test confermano: meno emissioni, prestazioni invariate (se non migliorate) e zero bisogno di modifiche. Sabato 10 alle 16.30, se vi piacciono i motori e il pianeta, c’è una conferenza che fa per voi.
In breve: tre giorni di storia, passione, rombo e un pizzico di nostalgia. Se le moto storiche vi fanno sognare, se amate il profumo dell’olio bruciato quanto quello dei ricordi, o se semplicemente volete dire “io c’ero” mentre Agostini sfreccia a pochi metri… Varano è il posto giusto.
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