Auto in Europa, segnali di ripresa per l’ibrido plug-in
A voler essere ottimisti, il mercato automobilistico dell’Europa Occidentale continua a mostrare lievissimi segni di ripresa, anche se i livelli pre-crisi rimangono lontani. In ottobre le immatricolazioni di nuove autovetture hanno raggiunto quota 1.041.672, con il minimo aumento dello 0,1 per cento rispetto alle 1.040.532 immatricolazioni registrate nello stesso mese del 2023. Tuttavia, il confronto con ottobre 2019 – periodo antecedente alla crisi pandemica e ai suoi effetti sul mercato – evidenzia un calo significativo del 14,3 per cento.
Analizzando l’intero 2024, il mercato ha totalizzato 10.821.299 immatricolazioni, segnando una crescita contenuta dello 0,9 per cento rispetto ai primi dieci mesi del 2023. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo del 2019, si registra un calo ancora più marcato, pari al 18,8 per cento. Questi dati evidenziano che il settore è ancora lontano da una completa ripresa.
Il 2024 ha mostrato un andamento incerto, condizionato da diversi fattori. Tra questi, un tentativo di recupero delle vendite di auto elettriche, che avevano subito un ridimensionamento a causa della fine degli incentivi nel mercato tedesco, il principale del continente. Infatti, la Germania gioca un ruolo cruciale nel determinare le dinamiche dell’intero comparto automobilistico europeo.
In parallelo, si registra un interesse crescente per le auto ibride plug-in (PHEV). Questo segmento ha visto un’impennata significativa delle immatricolazioni in Germania dove, in ottobre, si è registrato un aumento del 18,2 per cento rispetto allo stesso mese del 2023, raggiungendo una quota di mercato dell’8,3 per cento.
Secondo André Schmidt, presidente dell’associazione tedesca dei produttori internazionali di automobili (VDIK), le auto ibride plug-in possono contribuire in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2, poiché permettono agli utenti di percorrere distanze significative in modalità esclusivamente elettrica.
L’ibrido plug-in rappresenta una soluzione interessante nel panorama della mobilità sostenibile. Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea che queste vetture non solo consentono risparmi significativi sui consumi, ma affrontano anche uno dei principali timori legati alle auto completamente elettriche: la mancanza di un’infrastruttura adeguata di ricarica.
Infatti, le ibride plug-in combinano un motore tradizionale a combustione interna (alimentato a benzina o diesel) con un motore elettrico, che può essere ricaricato sia tramite energia recuperata in fase di decelerazione, sia attraverso una connessione alla rete elettrica. Questo duplice sistema offre agli utenti una maggiore flessibilità, riducendo l’ansia legata all’autonomia tipica dei veicoli elettrici puri.
Nonostante i vantaggi, Quagliano osserva che l’ibrido plug-in non può ancora essere considerato un sostituto delle auto elettriche a batteria. Piuttosto, rappresenta una tecnologia di transizione che potrebbe agevolare il passaggio verso un futuro interamente elettrico.
La ripresa del mercato automobilistico europeo resta condizionata da molteplici fattori. Da un lato, la transizione verso la mobilità sostenibile spinge i produttori e i consumatori verso soluzioni più ecologiche, come i veicoli elettrici e ibridi. Dall’altro, la fine degli incentivi governativi, le preoccupazioni sui costi di produzione e le limitazioni infrastrutturali stanno rallentando l’adozione di massa di queste tecnologie.
La competizione tra auto elettriche e ibride plug-in potrebbe caratterizzare il futuro prossimo, soprattutto nei mercati più sviluppati come quello tedesco, dove entrambe le tecnologie stanno trovando spazio, ma con dinamiche differenti. Mentre le vendite di auto elettriche tendono a rallentare, i modelli ibridi plug-in stanno guadagnando terreno, attirando sempre più consumatori.
Infine, il futuro del mercato dipenderà dalla capacità di produttori e governi di rispondere alle sfide strutturali e di favorire una transizione equilibrata verso la mobilità sostenibile. Soluzioni come l’ibrido plug-in, che offrono un compromesso tra innovazione e praticità, potrebbero rivelarsi decisive per accompagnare il settore verso un’adozione più ampia delle tecnologie elettriche.
Il mercato automobilistico dell’Europa Occidentale si trova quindi in una fase di trasformazione. Sebbene lontano dai livelli pre-crisi, i segnali di ripresa, uniti al crescente interesse per le tecnologie ibride, indicano che il settore è impegnato nel percorso verso una mobilità più sostenibile, anche se con tempi e modalità che variano tra i diversi segmenti e regioni.
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