Sette domande a Jacky Jckx

L’avevo visto e fotografato accanto al simbolo della Dakar proprio il primo di gennaio, sapevo chi era Jacky Jckx, ma non sapevo che avrebbe compiuto gli anni proprio quel giorno.

La sera si è alzata una tempesta di sabbia nel grande spazio all’aperto con il palco,  e lui ha iniziato a parlare con voce ispirata e piana, davanti a una folla complice, tutti i partecipanti alla Dakar 2025  

 È il bilancio di una vita, voltandosi indietro. 

 Asciutto, che tocca il cuore. 

 Anche la scenografia è giusta.

 “È un miracolo arrivare a questa età: 80 anni. 

Primo devo essere grato, ma allo stesso tempo devo ammettere che la strada davanti a me è molto breve, e per questo motivo è così importante condividere questi momenti con ciascuno di voi

Sono nato due volte: la prima con mia madre e la seconda è quando ho fatto quello che state facendo voi, l’ho fatto molto tempo fa, sì, quella è stata la mia seconda vita.

Ho avuto l’opportunità di scoprire con la Dakar la vita vera, ho imparato a non imbrogliare, a non fare il furbo, perché quando sei in queste difficoltà dalle altezze in cui stai volando devi imparare dal terreno e devo ammettere che ho cercato di essere una persona migliore da quel giorno. 

Essere qui significa essere tutti insieme e sapere che sei nessuno se sei solo. 

Nel car racing rappresenti la punta dell’iceberg, nel bene e nel male, ma accanto a te hai così tante persone che lavorano nell’ombra

La Dakar è anche una storia umana. E l’opportunità di scoprire nuove terre. Noi riceviamo l’immagine di paesi che non è sovente corrispondente alla realtà.

Noi oggi siamo ospiti dell’Arabia” 

Poi  il giorno dopo l’abbiamo incontrato a colazione, nella grande tenda catering che ospita la mensa, dove l’ho ringraziato stringendogli la mano, non mi sentivo di intervistarlo perché mi sembrava di essere il solito giornalista un po’ opportunista. 

10 giorni dopo, non ci pensavo più, lui è di nuovo lì, attorniato da piloti che gli chiedono un selfie o una foto, la moglie, Kadhja Nin, (cantante pop burundese, sposata in un terzo matrimonio) lo sta riprendendo con il cellulare, sorridente, mi avvicino a lei e le dico: “mi piacerebbe intervistarlo,  ma fra qualche giorno, lontano da questa frenesia” 

“Facciamolo adesso -mi risponde- oggi non abbiamo niente da fare” 

Così eccoci seduti al tavolo della colazione, io con le mie domande, lui con le sue risposte, che seguono un filo invisibile, come un suo decalogo di vita, inaspettate, a tratti spiazzanti. 

1- La tua prima auto 
Una BMW 700 coupé.

E la tua prima auto da corsa.
Una BMW 700 coupé.

2-La tua strada del cuore.
Cosa vuol dire la strada del cuore?
Non ho mai fatto le cose che ho voluto.
Volevo essere un giardiniere o un capo caccia

E alla fine ho fatto la vettura perché non ero bravo a scuola e almeno nelle vetture me la cavavo… allora io non ho mai fatto le cose che ho voluto.

3- Un fantasy dinner, una cena immaginaria con personaggi del mondo dell’automobile di ieri o di oggi, chi inviti ? 

Ca c’est facile, questo è facile

E’ di ritrovare il Commendatore.
Non è dimenticabile, è indimenticabile il Commedatore, c’ è ancora oggi,

quando tu sei stato una volta ferrarista, lo sei per sempre.

4- La tua vittoria più bella ?

Io non direi una vittoria, ne ho avuto tante. Non ho nessuna nostalgia del mio passato. Ho solo la nostalgia della gente che ho incontrato nella mia vita e che hanno fatto la persona che sono oggi per me  la vittoria più bella è la riconoscenza alla gente. Da solo tu non sei nessuno Questo è la ragione, per cui ti rispondo:  la vittoria più bella è la gente che ho incontrato sulla mia strada.

5- Rischio o prudenza, il tuo stile di guida,  piu’ rischio o prudenza ?

Le corse, la corsa è l’accettazione della fatalità.
Tu non dovevi essere coraggioso per fare le corse, perché se tu fai il conto dei rischi, tu sei  battuto subito è una libertà quella di fare le cose, a volte è una ispirazione per altra gente

E nella vita ? Rischio o prudenza ?

Dipende dall’età ( e ride ), dipende se hai vent’ anni o se ne hai ottanta…perché a ottanta è solo la prudenza

6- Tu hai parlato dell’angelo custode in qualche intervista …

Il mio angelo era molto bravo a guidare la macchina.
L’ angelo custode esiste e il mio era tres tres tres tres fort ( ripetuto con convinzione 4 volte)
Perché  sopravvivere nelle corse del passato non è un questione di talento, è solo questione di fortuna. Perché ho visto tanti tanti amici Ed era  gente fortissima, migliore di me,  che sono andati

7- E dietro la duna ? 

(Ci pensa un po’ su’ e poi inizia a raccontare)

Un giorno, c’è un luogo nel Niger che si chiama le dune di Temet, è un passaggio, un colle con delle dune, ero con mia moglie e con una grande guida nigeriana che si chiama Mohamed Ticsà, bene arriviamo lì e c’era un ragazzino di 10 anni, con qualche capra, tutto solo.

Tu sai che in Africa un bambino di 5 anni porta sulle spalle  il suo piccolo fratello che ha un anno e si occupa di lui mentre i genitori lavorano nei campi, formidabile, tutto solo, 9 o 10 anni …

Un anno o due dopo torniamo nella stessa regione, mia moglie mi dice sarebbe comunque incredibile se rivediamo lo stesso ragazzino…

Arriviamo sulla cima della duna,  guardando la valle c’è un albero di acacia e c’è lo stesso ragazzino che è la’…

Il suo angelo custode esiste, in un pensiero altro, è là, queste sono cose… questa si chiama l’allineamento delle stelle, ci sono delle cose che vorresti tentare e non funzionano e a volte c’è una cosa che hai voglia di provare e tutte le stelle sono allineate…

Di questo puoi dire che è il destino, alla fine della storia lo puoi dire, e io sono alla fine della storia perché la strada davanti a me è piccola, molto piccola

Dunque il tempo ha ancora più valore…

Tu hai anche bisogno della salute perché quando arrivi nella fase finale… io sono in buona forma, ma è una spada di Damocle perché non sai domani, magari domani è finito quindi ogni giorno ha importanza e valore …

Sì, la vita è stata molto bella, molto generosa con me … perché avere ottanta anni così…

Tu sei un “vieux garcon” 

Sì sono un vieux garçon

Grazie Jacky Jckx, gli ottuagenari come te sono sicuramente i migliori ! 

(continua) 

https://it.wikipedia.org/wiki/Jacky_Ickx

https://it.wikipedia.org/wiki/Khadja_Nin

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Témet

 

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